Dopo l'assemblea fatta mercoledì scorso e ottenuto il mandato dai lavoratori, è stato raggiunto l'accordo tra la Nestlé, le organizzazioni sindacali di categoria e la Rsu di San Sisto sul contratto di solidarietà in Perugina. “L'estate scorsa la multinazionale ci aveva proposto una soluzione inaccettabile ai problemi della fabbrica, patto generazionale (scambio padre-figli) e 'sei x sei'. Oggi invece si è fatto un accordo nuovo e significativo sulla gestione della curva bassa”, affermano Sara Palazzoli, Dario Bruschi e Daniele Marcaccioli per Flai, Fai e Uila dell'Umbria.
Un accordo per “tamponare la crisi dei consumi in Italia e mettere le basi per ripartire, non appena il mercato si riprenderà”, spiegano i sindacati. Nel merito, si è raggiunto un buon compromesso che vedrà una riduzione d'orario (limitata al periodo di curva bassa) per tutti i lavoratori, che dovrebbe permettere di gestire questa fase difficile e programmare una ripresa dei volumi che si dovrà agganciare all'uscita dalla crisi.
Accanto all’accordo di solidarietà, l'azienda ha presentato un piano di investimenti per il 2013, volto a portare maggiori volumi a San Sisto e a rafforzare il marchio Perugina. Un impegno che i sindacati, da tempo, chiedevano alla multinazionale.
“Manterremo la massima attenzione sulla gestione dell'accordo – concludono Flai, Fai e Uila – attraverso incontri mensili che la Rsu terrà con la proprietà e continueremo a chiedere al management di Nestlé di aumentare il lavoro a Perugia”.
Lunedì si terranno le assemblee per la ratifica dell’accordo.
“Sottoporremo al giudizio dei lavoratori questo accordo che, come Rsu, valutiamo positivamente nel contesto di crisi che abbiamo di fronte, perché si inserisce in un percorso che vede il sindacato sempre più protagonista nelle scelte strategiche e di gestione dell'azienda”, afferma Michele Greco, coordinatore della Rsu Perugina. “Stiamo costruendo un modello di relazioni industriali nuovo per il nostro Paese – prosegue Greco – in cui i lavoratori, attraverso le loro rappresentanze, possono essere protagonisti con un ruolo di controllo e cogestione. Su questo sfidiamo Nestlè, consapevoli del fatto che tutti saremo chiamati a fare sacrifici, ma con l'obiettivo di conquistare nuovi volumi e nuove produzioni, rivendicando un posto, come lavoratori, nella stanza dei bottoni”.
“La solidarietà non è una semplice cassa integrazione subita passivamente, ma è uno strumento che gestiamo insieme all'azienda, con il primo risultato tangibile di aver mantenuto a Perugia produzioni importanti, che rischiavano di essere trasferite altrove”, conclude il coordinatore della Rsu Perugina.
comunicato FLAI – CGIL FAI – CISL UILA – UIL, RSU PERUGINA