I monaci benedettini di Norcia, città di San Benedetto, avranno una nuova abbazia. La notizia è stata annunciata ieri mattina in Comune nel corso di un incontro pubblico.
Ovviamente per la realizzazione della nuova abbazia ci vorranno anni, ma il progetto è ambizioso e servirà a sviluppare la cultura benedettina. “L'abbazia – ha anticipato Padre Cassian Folsom, priore del monastero nursino – sarà il luogo della contemplazione mentre la basilica il luogo dove comunicheremo agli altri ciò che abbiamo contemplato”.
La nuova abbazia sorgerà sul convento dei Cappuccini, villa antica del Seminario, a due chilometri dalle mura di Norcia, ceduta al monastero dalla diocesi alla metà del suo prezzo di mercato.
“Vorrei cogliere quest'occasione – ha esordito l'arcivescovo Fontana – per ribadire l'importanza e la centralità della città di Norcia, che potrebbe essere chiamata ‘Magna' invece che ‘Vetusta', se avrà la determinazione di restituire spazio allo spirito e alla cultura. Norcia – ha aggiunto – è il luogo del cuore e della memoria: è la patria di S. Benedetto. Il futuro della storia di questa città – ha aggiunto, rimarcando anche la necessità di restituire maggiore vitalità e di recuperare i centri frazionali – deve essere legato al suo grande passato”.
Soddisfazione per il magnanimo gesto da parte della curia arcivescovile è stata espressa dal primo cittadino. “Questo dono – ha detto Alemanno – giunge in un giorno particolarmente significativo per la nostra città. Il 2 dicembre del 2000, dopo due secoli di assenza, sono tornati a Norcia i benedettini, segnando in maniera determinante la nostra storia contemporanea e il rilancio religioso e spirituale del nostro territorio. Oggi che poniamo le basi per l'avvio della costruzione di una nuova abbazia – ha sottolineato – celebriamo un altro passaggio storico, che potrà essere anche annoverato come esempio unico nell'occidente europeo. A breve – ha annunciato – metteremo a disposizione del monastero anche i terreni delle marcite di nostra proprietà affinché i benedettini possano tornare a curarle come fecero i loro padri nel V secolo”.
In questi sette anni la comunità benedettina di Norcia è cresciuta. Da tre monaci è passata a dieci, al punto che “il monastero ubicato accanto alla basilica – ha continuato il Priore – comincia ad essere un po' stretto. Non c'è spazio sufficiente né per i monaci, né per gli ospiti, né per i giovani che vengono da noi per un'esperienza di vita monastica. Il terreno dove l'albero ha dovuto radicarsi è molto limitato e non è sufficientemente profondo”. Da qui la soluzione di una nuova abbazia dove “poter trapiantare l'albero affinché possa continuare a crescere e ad essere fecondo”. “Questo albero – ha spiegato padre Folsom – sarà sempre a Norcia, ma fuori le mura, dove la comunità potrà svolgere una vita monastica nel silenzio. L'arcivescovo – ha rilevato – ha creato le condizioni necessarie per l'acquisto della Villa del Seminario, laddove i Cappuccini hanno vissuto per secoli e dove i seminaristi della diocesi hanno trascorso le vacanze estive. Proprio là sorgerà un monastero benedettino”.
Durante l'incontro di ieri tutti i presenti hanno convenuto di avviare finalmente la “Fondazione del Centro Studi Benedettini”, con il coinvolgimento di 56 dei 92 Comuni umbri che hanno legami culturali e monumenti benedettini, destinando a tal fine la biblioteca e i locali del complesso detto di S. Francesco. Al nuovo centro culturale sono destinati anche i volumi della biblioteca comunale e di quella diocesana.