Più uomini a disposizione delle forze dell'ordine, più risorse da destinare alla sicurezza. E' questo l'appello di Wladimiro Boccali, interrogato oggi in un audizione di fronte alla Commissione regionale d’inchiesta sulle tossicodipendenze.
“Abbiamo fatto tutti i controlli di nostra competenza”, ha detto Boccali, secondo cui nel fenomeno della droga, Perugia è “parte lesa”. “Sugli affitti, per esempio, o sui locali a piano terra che ho vietato, con ordinanza, di affittare”.
Secondo Boccali l'emergenza droga, finita nelle cronache nazionali nei giorni scorsi con un servizio di La7, il nodo da affrontare per combattere spaccio e tossicodipendenze è quello delle risorse per la sicurezza. “Servono più uomini delle forze dell’ordine e più risorse, oltre ad una forte consapevolezza da parte delle istituzioni, delle famiglie, delle scuole, dei miei concittadini che affittano le case, di quelli che frequentano i bar, per fare fronte comune contro lo spaccio di una merce che è la più ‘liberalizzata’ in Italia, visto che la trovi ovunque e a tutte le ore, e procura redditi altissimi non solo agli spacciatori”.
La vicepresidente della Commissione Maria Rosi (Pdl) ha riconosciuto che il sindaco di Perugia “non ha tutte le colpe, ma si è ritrovato con una eredità pesante”. Per Rosi occorre intervenire per rivitalizzare il centro storico e presidiare anche le altre zone della città, come i parchi, dove la presenza degli spacciatori allontana i cittadini. “Inoltre – ha aggiunto – rimane fondamentale il ruolo della scuola per fare opera di informazione e prevenzione.
La commissione d'inchiesta sulle tossicodipendenze è operativa da gennaio e fino ad oggi ha avuto audizioni con gli assessori regionali alla Sanità e al Welfare.
“In questa fase raccogliamo dati e cerchiamo di fare un ragionamento costruttivo, con la volontà di usare un approccio originale, uscendo dal nostro piccolo orticello”, ha detto Luca Barberini, presidente della commissione, secondo cui il lavoro della commissione proseguirà “andando a sentire il personale dei Sert e dei Dipartimenti che si occupano del problema tossicodipendenze, quindi le scuole”.
Altri comuni umbri – Dopo l’audizione di Boccali, sono stati ascoltati altri rappresentanti dei Comuni umbri. Per il Comune di Narni è intervenuto Massimiliano Spaziani, operatore sociale dei nove Comuni dell’Amerino, che ha portato il suo contributo di esperienza sul campo: “Non hanno alcun effetto sui giovani gli inviti a non drogarsi anzi – ha detto – proibire è un atteggiamento suicida perché i ragazzi fanno esattamente il contrario. La scuola è comunque fondamentale, quando riesce a dare risposte intelligenti”. Nell’Amerino il consumo di droga è in aumento. La merce proviene da Terni o da Roma.
Virginio Lipparoni, vicesindaco di Marsciano (Comune capofila della media valle del Tevere) ha riferito che il Sert locale segue 150 persone su 56mila abitanti. Nel 2011 non si sono verificati decessi, ma negli ultimi cinque anni 4 persone sono morte per overdose, di cui due non residenti. Ha suggerito di stornare risorse per dirottarle sulla promozione dell’attività sportiva, che risulta ottimo strumento di prevenzione ma i cui costi per le famiglie, in tempi di forte crisi, divengono insostenibili. (fda)