Un esempio di eccellenza innovativa, un simbolo e una speranza per il futuro del made in Italy: rappresenta anche tutto questo il nuovo stabilimento di Archimede Solar Energy a Massa Martana che, inaugurato dalla presidente Marcegaglia il 14 settembre scorso, è stata la destinazione della prima visita aziendale del 2012 organizzata dal Sindacato della Meccanica di Confindustria Perugia e dal Club della Ricerca di Confindustria Umbria.
Quasi 50 gli imprenditori che hanno potuto osservare da vicino una struttura industriale all’avanguardia sia per risparmio energetico e per basso impatto ambientale dello stabilimento, sia per l’altissimo contenuto tecnologico degli impianti produttivi.
Archimede Solar Energy è la società del Gruppo Angelantoni, partecipata da Siemens, nata per realizzare – unico produttore al mondo – un ricevitore solare per le centrali solari termodinamiche. Il ricevitore è un tubo di acciaio che, grazie a un rivestimento speciale – ideato dal Nobel Carlo Rubbia e sviluppato da Enea – massimizza l’assorbimento della radiazione solare e diminuisce la dispersione del calore. All’interno di questo tubo passano sali fusi utilizzati per immagazzinare e trasportare il calore. I sali, portati a 550°C, serviranno a produrre vapore e quindi elettricità, azionando le turbine anche di notte o in assenza del sole.
Le caratteristiche del prodotto e del nuovo stabilimento sono state illustrate dall’amministratore delegato Federica Angelantoni e dal presidente Gianluigi Angelantoni durante una breve introduzione che ha preceduto la visita vera e propria. “Questo progetto – ha detto il presidente del Sindacato della Meccanica di Confindustria Perugia Pietro Tacconi che insieme alla vice presidente Francesca Orsini Federici ha contribuito all’organizzazione della visita – va nella direzione promessa, ed è riuscito a mettere insieme alcuni degli ingredienti fondamentali per affrontare il periodo che stiamo attraversando: innovazione, tecnologia ed energie rinnovabili. Tutti elementi che ci fanno guardare a questa iniziativa con ammirazione, rafforzati nella convinzione che, nonostante la crisi, esistono ancora idee vincenti e la possibilità fare innovazione. Tutto ciò, oltre a farci sentire orgogliosi, ci aiuta a guardare al futuro con maggiore coraggio e fiducia”. La stessa ammirazione è stata espressa anche dal presidente di Confindustria Perugia Ernesto Cesaretti che ha evidenziato anche gli aspetti positivi legati alle prospettive occupazionali.
Gianluigi Angelantoni – che è stato recentemente riconfermato alla guida del Club per la ricerca di Confindustria Umbria – ha tenuto a sottolineare che la tecnologia legata alla progettazione e realizzazione del tubo è completamente italiana. “Inoltre – ha spiegato – numerose aziende umbre hanno collaborato alla realizzazione dello stabilimento, dei macchinari e dei componenti che costituisco il tubo. Segno che questo territorio è ricco di eccellenze che possono incontrarsi e collaborare”.
A tal proposito Pietro Tacconi ha ricordato l’importanza delle visite aziendali utili per una reciproca e più approfondita conoscenza tra imprenditori e per verificare possibilità di sinergie con concrete ricadute per il territorio umbro.