Venerdì incontro contro le mafie a Ponte San Giovanni. Presente Vinti per riutilizzo beni sequestrati - Tuttoggi.info

Venerdì incontro contro le mafie a Ponte San Giovanni. Presente Vinti per riutilizzo beni sequestrati

Redazione

Venerdì incontro contro le mafie a Ponte San Giovanni. Presente Vinti per riutilizzo beni sequestrati

Mer, 02/11/2011 - 14:39

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Sarà un partecipante sotto osservazione speciale l'assessore regionale Stefano Vinti all’assemblea di venerdì convocata da Libera “Insieme contro le mafie: il territorio, bene comune da difendere”, in quanto da lui potrebbero dipendere le sorti degli stabiuli confiscati ai Casalesi nel centro abitato, nel corso dell'operazione Apogeo.

L'incontro, convocato dall'associazione alle 21 presso il Cva di Ponte San Giovanni, vedrà la partecipazione di Fausto Cardella (procuratore di Terni), Norma Ferrara (LiberaInformazione) e membri del Coordinamento Regionale di Libera Umbria e della ProPonte, che illustreranno ai presenti il dettaglio dell'operazione antimafia, che ha fruttato lo scorso 14 settembre 16 ordinanze di custodia cautelare e il sequestro di beni mobili e immobili per un valore di oltre 100 milioni di euro, tra cui le palazzine in costruzione a Ponte San Giovanni.

“Anche nella nostra regione, ha dichiarato Vinti, le infiltrazioni mafiose non sono più rappresentate da singoli episodi, fatti isolati, ma vanno assumendo sempre più caratteri stabili e ramificati”, ha detto Vinti, annunciando la propria partecipazione all'incontro, per poi richiamare “l’importanza di mantenere la guardia sempre ben alta, considerando l’impegno contro le mafie una priorità per la politica umbra, come per l’associazionismo, i sindacati, eccetera”.

L'utilizzo del patrimonio immobiliare – La partecipazipone di Vinti all'incontro assume particolare rilevanza, in quanto da lui può dipendere la sorte degli immobili oggi confiscati.

L'assessore, al momento, ha ribadito la sua recente proposta di riutilizzo del patrimonio immobiliare sequestrato: “Se esistono i presupposti di legge per la confisca dei beni, i trecento alloggi potrebbero rappresentare un importante contributo alla soluzione del problema casa, o almeno lo sarebbe per 300 famiglie, e certamente non è cosa di poco conto”, ha detto. “L’esempio da seguire è proprio quello di Libera che in tante località del sud, riutilizza il patrimonio confiscato alle mafie per fini sociali”. (fda)

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