…a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca. E’ sempre in voga il motto andreottiano, specie quando si parla di politica e di politici. Non desta pertanto alcun clamore la notizia del giorno, ovvero la candidatura a sindaco di Sergio Grifoni da parte del Comitato “Progetto Città” presa ieri sera, al termine di una cena (offerta dallo stesso P.C.) in un ristorante della periferia, da una quarantina di attivisti. Meglio così, perché da troppi mesi ormai l’ex assessore democristiano (nella giunta Tulipani 1990-1995) era indicato, a dispetto anche di mezze smentite dello stesso, in un suo nuovo coinvolgimento alla guida della città. Lo si diceva, per la verità, sin dall’avvio del City Forum, un’altra ‘creatura’ di Grifoni che si è spesso contrapposta a Partiti e Sindacati o che, come per la vicenda delle aree integrate, scese in difesa del Sindaco Brunini che invece preferì restar in silenzio di fronte alla denuncia del sindaco Marini e del sindacalista Piernera.
Il Progetto Città – partito lo scorso 19 novembre, il P.C. (che vede fra i fondatori Leonello Spitella, Stelvio Gauzzi, Mauro Storri, il dottor Pietro Testaguzza e l'artigiano Sabbatucci e che ieri sera ha visto l’ingresso dell’ex azzurro Mario Mancini) aveva dichiarato – come compare ancora sul sito (clicca qui) – di voler raccogliere le ‘idee’ utili alla città e sottoporle, sotto forma di Programma, ai due schieramenti. “Se dovessimo trovare le porte chiuse – aveva detto Grifoni a novembre – in un secondo momento sarà poi il gruppo stesso che deciderà cosa fare di queste proposte. Per ora non parliamo di candidature, ma di progetti”. Di porte chiuse, a guardar gli incontri, specie con il Pd, Grifoni non le ha di certo trovate. E allora cosa non ha funzionato? Difficile dirlo.
Le dimissioni – in attesa del comunicato stampa, annunciato nel pomeriggio da Leonello Spitella, si è già aperta la questione sulla opportunità che Grifoni rassegni le dimissioni dalle varie cariche associative che ricopre. D’altra parte era stato lui stesso, in una lettera all’Anteas (che si era sfilata dal City Forum), ad annunciare una decisione in tal senso: “…se, quando e in che modo deciderò poi di impegnarmi nuovamente in politica, lasciatelo decidere possibilmente a me. Certo è che, se dovesse avvenire, avrò l’onestà intellettuale di estraniarmi in tempo debito da ogni incarico”.
Le prese di distanza – la cena di ieri comunque ha già sollevato qualche polemica. Come nel caso di Giampaolo Emili, lo stakanovista presidente del Club dei Piaceri che, invitato alla serata, ha dovuto smentire ad un sito on line ogni suo coinvolgimento con la lista civica. Rumors anche in casa Ascom dove il presidente Leonello Spitella potrebbe esser chiamato, ora che il Comitato è ufficialmente candidato alla guida della città, a fare una scelta fra l’associazione e la politica. E non da escludersi che altrettanto avverrà per gli altri rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno aderito al progetto.
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