Cosa ci fa un pastore-cantastorie ottantacinquenne insieme ad un deejay di fama internazionale come Ralf? E un gruppo folcloristico di Valtopina, i Maggerini, con uno di percussioni come i Tetraktis? Play the folk è l'iniziativa che ha messo insieme tutti, su stimolo di Glenda Giampaoli (direttrice del museo della canapa di Sant'Anatolia di Narco) e Antonello Lamanna (giornalista e ricercatore). Un'iniziativa unica nel suo genere che per oltre due ore giovedì pomeriggio ha fatto ballare adolescenti ed adulti, nella piazza di Vallo di Nera. Tappa intermedia del progetto “Dall'ottava rima al rap”, la manifestazione ha avuto lo scopo di coniugare oralità e folclore alla musica elettronica e contemporanea, facendo capire che i due mondi sono più vicini di quanto si postale pensare. Ed è così che le storie in ottava rima recitate in piazza dal cantastorie vallese Riziero, con il sottofondo delle percussioni di Leonardo Ramadori e Gianluca Saveri dei Tetraktis, così come quelle cantate dei Maggerini di Valtopina, sono state registrate e remixate “live” da dj Ralf, uno abituato a suonare da notte fonda all'alba nelle maggiori discoteche italiane ed europee. Ne è nato un pomeriggio unico sotto gli occhi del pubblico che non sapeva che aspettarsi da una iniziativa come questa.
A dare qualche traccia di cosa sarebbe accaduto è stata Glenda Giampaoli introducendo il particolare concerto. “Il Comune di Vallo di Nera – ha spiegato – ha voluto fortemente questa manifestazione che arriva al termine di un anno scolastico in cui i ragazzi della seconda media hanno preso parte al progetto Dall'ottava rima al rap. Un'iniziativa resa possibile grazie al consorzio Bim ed alla Regione Umbria, ma soprattutto grazie alla disponibilità delle persone intervenute stasera”. Un progetto che si concluderà, ha spiegato Lamanna, con un documentario su Vallo di Nera e l'oralità.
A portare i saluti dall'assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco e della Regione è stata Antonella Pinna: “Questo è un progetto in cui la Regione crede molto, si parla molto di ecomuseo spesso senza capire bene cosa sia. In sostanza è un patrimonio di conoscenze che non diventa solo un museo ma può essere un qualcosa che ci riporta all'attualità”.
“Play the folk – ha spiegato Antonello Lamanna – doveva essere una festa per pochi eletti, una tappa intermedia di un progetto. Come mai c'è un dj famoso insieme a dei cantori? Questo è un esperimento non unico che vede insieme l'oralità e l'elettronica. La musica è tutta popolare, si tratta di sovrapporre dei linguaggi. Ralf dà l'esempio di un'oralità contemporanea. Vogliamo quindi mettere insieme quello che l'elettrosound di un deejay h in comune con l'oralità di Riziero. Il tutto sarà finalizzato alla realizzazione di un documentario dedicato a Vallo di Nera, un omaggio a Riziero”.
A partecipare al progetto, finanziato dalla legge regionale 24 del 2003, è stata la seconda media della scuola di Vallo di Nera, sotto la guida dell'insegnante Valentina Bocali. I ragazzi che hanno partecipato a “Dall'ottava rima al rap” sono: Daniel Allegretti, Michele Ceccarelli, Gianfilippo Fibraroli, Vanessa Cuccuini, Matteo Lucidi, Sofia Martinelli, Davide Nicolini, Emily Nicolini, Rocco Nilaj, Gianmarco Pontani, Massimo Ramadori, Sukhraj Singh, Leonardo Valeri.
