Terremoto, ancora scosse | Danni e reazioni | Renzi oggi a Preci - Tuttoggi.info

Terremoto, ancora scosse | Danni e reazioni | Renzi oggi a Preci

Sara Cipriani

Terremoto, ancora scosse | Danni e reazioni | Renzi oggi a Preci

Il punto dai territori | Riorganizzazione e informazioni di servizio | Presidente Mattarella domani nelle zone colpite | Aggiornamenti
Mar, 01/11/2016 - 10:56

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Aggiornamento Scuola – Le scuole di Foligno e Spoleto resteranno chiuse fino al 5 novembre incluso, per poter permettere il sopralluogo dei tecnici della Protezione Civile e dei rispettivi Comuni al fine di verificare l’agibilità delle aule, prima di far rientrare gli studenti negli edifici scolastici.

>>> Scuole chiuse a Spoleto e variazione nella ZTL | I Centri di accoglienza

Aggiornamento ore 16,22 – Una cosa deve essere certa: non consentiremo l’abbandono di queste aree, dei suoi paesi e borghi. E lo stesso modello di assistenza dei cittadini che hanno però la casa o non vi possono rientrare lo stiamo realizzando tenendo conto di questo irrinunciabile obiettivo, e consentire così alla nostra gente di poter essere il più vicino possibile ai loro affetti, ai loro beni”. È quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nel corso della conferenza stampa che ha svolto a Preci, presso il Centro Caritas, per fare il punto della gestione dell’emergenza a 48 ore dalla scossa di terremoto che ha ulteriormente, e gravemente, danneggiato i principali centri della Valnerina, da Norcia a Preci, Cascia e causato danni anche in moltissimi altri comuni di tutta la regione. “L’Umbria ha subito in due mesi tre distinti terremoti, l’ultimo dei quali ha ha avuto una potenza che, secondo i dati in possesso dell’Osservatorio Bina di Perugia, non si registrava da mille anni”. terremoto presidente marini preci

La presidente ha quindi annunciato che il sistema di protezione civile deputato a gestire l’emergenza in Umbria sarà strutturato in un Centro di Coordinamento e controllo a Norcia ed altri due centri operativi nei Comuni di Cascia e Preci. “Resto convinta – ha detto Marini – della positività della scelta di consentire ai cittadini di poter trascorrere questi giorni in una confortevole e più sicura collocazione alberghiera, tant’è che ad oggi sono oltre mille i cittadini che hanno trovato accoglienza negli alberghi sia del Trasimeno che di altre città. In ogni caso il nostro compito è quello di garantire a tutti, comunque, anche a quelli che per ragioni diverse o non vogliono o non possono lasciare la Valnerina, una sistemazione adeguata. Per questo abbiamo chiesto ed ottenuto ‘tende collettive’ che sono state montate e si stanno montando in queste ore. Questo per l’immediato, mentre abbiamo già avviato tutte le procedure per realizzare delle aree con container, che rappresenta la soluzione intermedia dov’è poter trascorrere l’inverno, prima della realizzazione dei villaggi con le casette, che auspicabilmente saranno allestiti per la primavera-estate”.
Marini è poi tornata sulle decisioni annunciate ieri dal presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, dopo una riunione dell’esecutivo che eccezionalmente si è svolta alla presenza degli stessi presidenti delle quattro regioni colpite, del commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, ed il Capo del Dipartimento Prociv, Fabrizio Curcio: “È molto positivo – ha ribadito Marini – che Presidente del consiglio e Governo abbiano pienamente colto la straordinarietà dell’emergenza che stanno vivendo i nostri concittadini e, per questo, di aver accolto le nostre richieste e pensato ad un provvedimento che va nella direzione di accelerare i tempi in tutta questa prima fase dell’emergenza”.

Secondo la presidente, infatti, “Renzi ha compreso anche il nostro disagio di amministratori pubblici di dover operare con regole che non tengono conto della situazione emergenziale, mentre abbiamo necessità di dare risposte immediate ai bisogni di cittadini, famiglie, agricoltori, allevatori, imprenditori e ogni altro soggetto economico. Perché occorre al più presto far ripartire l’economia di questo territorio che, a differenza del sisma del 24 agosto, questa volta ha subito un colpo durissimo, a partire dal mondo zootecnico ed all’industria della trasformazione”. Infine, Marini ha affermato che “questo terremoto ci insegna che dobbiamo assolutamente pensare ad un modello di ricostruzione che per scuole, ospedali e edifici pubblici che svolgono funzioni operative, sia improntato a norme anti sismiche  per fare in modo che reggano a qualunque scossa”.

credit foto copertina – Twitter @pdnetwork

Aggiornamento ore 15,14- E’ Valentino Valentini (segreteria della Presidenza della Regione Umbria) a spiegare ai microfoni di Sky Tg24 da Castelluccio cosa è stato deciso oggi per la decina di abitanti che erano ancora rimasti nel caratteristico borgo montano quasi completamente distrutto dalla scossa del 30 ottobre. Le persone rimaste, tutti allevatori del luogo non volevano spostarsi perché sarebbe stato impossibile accudire ai loro capi di bestiame. Impossibile però trasferire anche gli animali attraverso le normali vie di comunicazione perché sono in questo momento o distrutte o fortemente danneggiate. E’ stato così deciso di effettuare rapidamente una vera e propria transumanza sulla unica via possibile attraverso le montagne vicine e percorribile in questo momento solo da speciali mezzi fuoristrada. Una volta trasferiti uomini ed animali a valle, sul piano del Castelluccio, si potrà allora prevedere un ricovero adatto per l’assistenza in loco o un più comodo trasferimento degli animali verso altri ricoveri più sicuri.

Aggiornamento ore 14,55- E’ arrivato da pochi minuti a Preci il Premier Matteo Renzi accompagnato dalla moglie Sig.ra Agnese. Il premier è in visita privata e assisterà ad una messa per la giornata di Ognissanti che verrà celebrata all’aperto da Mons. Renato Boccardo, Arcivescovo di Spoleto-Norcia. Presenti all’incontro anche la Presidente della Regione, Catiuscia Marini ed il sindaco di Preci, Pietro Bellini. C’è un legame speciale tra Renzi e Mons. Boccardo che è stato infatti il sacerdote che celebrò il matrimonio tra il Premier e la Sig.ra Agnese. E’ confermata nel frattempo anche la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la giornata di domani nelle zone terremotate.

Aggiornamento ore 13,32- Intervento della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ai microfoni di Sky Tg24, “Oggi l’Osservatorio sismico Bina dice che quello del 30 ottobre è stato il sisma più devastante degli ultimi mille anni in Umbria. Abbiamo 5000 persone da assistere e 1100 che in questo momento si trovano al Lago Trasimeno e che hanno accettato di spostarsi temporaneamente. Comprendiamo il fatto che i cittadini sono restii a muoversi perché sono loro che hanno fatto vivere le montagne sino ad oggi, le hanno fatte crescere e quindi ora non vogliono abbandonare i loro luoghi, ma andare negli alberghi serve anche per fare calmare la situazione e iniziare poi tutta la fase intermedia in attesa della ricostruzione.
La parte di intervento sulla economia deve essere fatta velocemente e in parallelo con la ricostruzione , possibilmente. Il settore economico sopratutto, va salvato subito, la filiera agroalimentare non va interrotta e gli agricoltori hanno bisogno di non fermarsi nelle loro attività quotidiane. l’Industria agroalimentare deve lo stesso camminare senza interruzione. Sicuramente la ricostruzione del ’97 ha fatto la sua parte, ma qui ci sono 3 scosse potenti che è come se avessimo dato una mazzata ad un tavolo dio cristallo. La prima forma le crepe, la seconda scaglia il vetro e la terza finirà per romperlo definitivamente.
Questa grande Zona Rossa d’Italia deve fare solo costruzioni di grande sicurezza ma dobbiamo anche ricostruire anche il nostro patrimonio culturale perchè quelle sono le nostre radici, ma sapendo anche che questo non sarà mai completamente al sicuro”.


La terra continua a tremare. Un’altra notte passata fuori casa, per migliaia di persone. Un’altra notte insonne per chi dorme in auto, per chi dorme in un letto che non è più il suo. Per chi dorme nel suo con i sensi all’erta, attento ai segnali. Pronto a scappare e a proteggersi. Per chi non ha più niente, ma sorride perché ha ancora tutto. La vita.

>>> Sfollati del terremoto, “fuggiti con la morte negli occhi”

Inizia un nuovo giorno. Sempre con le scosse, l’ultima alle 8:56 di magnitudo 4.8. Ancora con la paura, le preoccupazioni, la tristezza nel cuore. Ma un nuovo giorno, in cui si ricomincia ancora. In cui si pensa a come riorganizzare la vita. Rimboccandosi le maniche da soli e con l’aiuto pratico di chi si è portato sui luoghi del sisma – volontari, protezione civile, vigili del fuoco, forze dell’ordine, tecnici – e della grande solidarietà degli italiani che continua ad organizzarsi con raccolte di materiali di prima necessità, invia un supporto economico – tante le raccolte fondi, 15milioni raccogli solo con la campagna SMS della protezione civile – e accoglie sfollati.

[themepacific_toggle title=”Il territorio del terremoto si è abbassato di 70 cm, clicca per leggere “]”Stiamo elaborando le immagini ci aspettiamo un abbassamento del suolo superiore rispetto ai due eventi sismici precedenti, del 24 agosto e 26 ottobre, che hanno avuto picchi di 20-25 centimetri’ A dichiararlo è Simone Atzori, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) “Sono dati preliminari” – continua Atzori – “L’elaborazione delle immagini è in corso ma possiamo già dire che in alcune zone, come come Castelluccio, l’abbassamento arriva fino a 70 centimetri[/themepacific_toggle]


La politica, già in moto dal primo terremoto dello scorso 24 agosto, per affrontare la prima emergenza e già proiettata alla ricostruzione.

“Il Presidente del Consiglio ed il Governo hanno pienamente colto la straordinarietà dell’emergenza che stanno vivendo i nostri concittadini e, per questo, sono grata al presidente Renzi e al Governo di aver annunciato un provvedimento che va nella direzione di accelerare i tempi in tutta questa prima fase dell’emergenza in modo da consentire l’assistenza alla popolazione attraverso i ‘container’ in prima battuta e poi con la predisposizione di     ‘casette'”: lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al termine della riunione del Consiglio dei ministri che si è svolta ieri pomeriggio e nel corso della quale sono state annunciate misure per gestire l’emergenza dopo le scosse del 30 ottobre.

[themepacific_toggle title=”Clicca per leggere le MISURE proposte ieri dal Consiglio dei Ministri straordinario“]In 72 ore un decreto legge per avere poteri accelerati di semplificazione per mettere in moto le 4 fasi:
1 Emergenza– Chi può lasci il territorio per qualche settimana per consentirci di gestire al meglio la situazione;
2 Fase intermedia– Arrivo dei contaneirs, forse anche prima di dicembre;
3 Da dicembre si va avanti con la gara delle casette di legno. Tempo, circa 7 mesi per la consegna;
4 A giugno consegna delle casette e inizio della fase della ricostruzione.

Tutto il racconto della prima giornata dopo l’emergenza

>>> Terremoto, Norcia e Umbria contano i danni | Distrutto patrimonio culturale

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Per la presidente Marini “superata la fase dell’assistenza ai cittadini, i provvedimenti annunciati consentiranno la realizzazione di tutti gli interventi necessari di messa in sicurezza del patrimonio danneggiato, nonché di dare risposte ai fabbisogni del settore agricolo e zootecnico e di tutte le attività economiche e produttive. Una linea –ha aggiunto –  che cerca di comprendere la fase di  profonda emergenza che le nostre popolazioni stanno vivendo, anche in condizioni climatiche particolarmente difficili, e che ci pongono questioni nuove che impongono risposte molto rapide. Per noi, infatti, ci sono prima di tutto i cittadini che attendono atti e fatti concreti”.

La presidente Marini ha espresso “apprezzamento per la modalità con la quale il presidente Renzi e il Consiglio dei ministri ci stanno affiancando e per il grande coinvolgimento delle Regioni in questa fase di gestione dell’emergenza e di definizione di provvedimenti che devono dare certezza di risorse e di procedure per gestire l’emergenza e avviare la ricostruzione. Un grazie al presidente del Consiglio anche per la vicinanza manifestata verso la popolazione colpita dal sisma. E ancora un grazie – ha concluso  – alla Protezione civile nazionale e al commissario straordinario per la ricostruzione per l’attenzione in tutte queste fasi di gestione dell’emergenza”.

[themepacific_toggle title=”La cronaca dei giorni del terremoto di ottobre in Umbria“]

Gli aggiornamenti da tutti i territori dell’Umbria:

– Frazioni di Norcia senza acqua e viveri | Aiuti da Spoleto

– Foligno, spazi liberi nella notte in pianura e montagna

– Terremoto, Vittorio Sgarbi a Preci, culla culturale devastata della Valle Castoriana

– Foligno, causa terremoto trasferita la ‘guardia medica’

– Perugia, il piano multirischio del Comune

– Foligno, danni in centro storico e lesioni a Palazzo Trinci I Foto

– Città di Castello, dopo impianti sportivi proseguono sopralluoghi in tutte le scuole

– Spoleto ingenti i danni del terremoto | Tre tendopoli ed Eggi colpita duramente

– Sopralluoghi terremoto, allarme a Perugia e Assisi per falsi tecnici comunali

– Terni, verifiche su scuole e strade | Raccolta beni per popolazioni terremotate

– Terremoto, danni al duomo di Orvieto | Evacuata una palazzina a Ferentillo

– Terremoto, terribile scossa sui Sibillini | Crolla San Benedetto, feriti a Norcia e Cascia

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E nel frattempo diventano chiare alcune incongruenze che caratterizzano la gestione emergenziale del terremoto e specificamente delle aree sismiche acclarate. Quelle aree su cui non ci può essere nessun dubbio sul fatto che i terromoti hanno potenzialità devastanti, aree riconosciute anche dagli organismi nazionali deputati ad una simile certificazione. Ci sono ormai da 48 ore testimonianze di molti cittadini di Norcia e dei territori limitrofi coinvolti su come sia stato difficile, al limite dell’impraticabilità, posizionare casette di legno di proprietà su propri terreni, anche fosse il giardino di casa proprio in funzione preventiva e precauzionale. Una sciocchezza burocratica, tra le tante, che in alcuni territori non può più essere perpetrata. Un tema di cui ci si dovrà occupare se si si vuole veramente affrontare il tema della convivenza  con il fenomeno terremoto.

Di questa mattina la dura protesta (andata in diretta televisiva su Sky) dei pochi abitanti rimasti della frazione di Popoli. In quel posto nessuno si è fatto vivo da 48 ore. E non è l’unica frazione o località in questa situazione. Solo oggi la Protezione Civile si è recata sul posto e si trova ad affrontare la consueta riottosità degli abitanti rimasti a trasferirsi sulla costa Adriatica.

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