Dopo la mostra “Victor Hugo raccontato dai caricaturisti del XIX secolo”, allestita a palazzo Trinci, un'altra mostra, con le foto di Stephanie Seymour, “Incontri RavviCINAti: Orizzonti Orientali” farà da cornice, a Foligno, all'esposizione delle opere giunte alla rassegna internazionale dell'umorismo, Humourfest, giunta alla sua quindicesima edizione. Dal 31 luglio al 24 agosto, durante lo svolgimento dei giochi olimpici di Pechino, accanto alle vignette di Humourfest, nella corte di palazzo Trinci, ci sarà la possibilità di ammirare le foto di Stephanie Seymour, una straordinaria occasione per conoscere da vicino la Cina, attraverso l'incontro che l'artista ha avuto con la gente. Durante un soggiorno di sei settimane a Dalian, moderna città della costa orientale, la fotografa, di origine californiana, ha scattato centinaia di immagini ed ora ne espone una selezione accurata.
Le fotografie, tutte scattate da un metro di distanza, non sono mai state “rubate” ma ottenute chiedendo a gesti il permesso di fotografare. Le immagini raccontano l'incontro con persone fermate per strada: giovani alla moda, donne in abiti tradizionali, cuochi impegnati nel loro lavoro, operai dall'alto di esili impalcature. Rispondendo all'invito della fotografa, tutti hanno per un momento sospeso le loro attività, incuriositi e disponibili a farsi fotografare, stabilendo un rapporto mai banale e regalando invariabilmente un sorriso. Organizzato in sezioni tematiche, il percorso espositivo apre una finestra su un tema di grande attualità e si conclude con una serie di fotografie che ritraggono monumentali sculture ispirate agli sport olimpionici situati, in occasione delle Olimpiadi di Beijing 2008, in una delle piazze più grandi della Cina: piazza Shinghai, a Dalian.
Nata a Long Beach (California), Stephanie Seymour vive a Perugia dal 1974. Disegnatrice, pittrice, illustratrice, da anni si interessa alla fotografia artistica, spesso ispirandosi ai suoi viaggi in giro per il mondo. Ha esposto in mostre personali e collettive. Ha creato Delishoes, collezione di scarpe/sculture, esposta in Italia e negli Stati Uniti. Il catalogo contiene un saggio critico di Antonio Carlo Ponti.
