di Valentina Ballarani
Dopo tutte i cambiamenti subìti in questi ultimi dieci anni, Foligno non ha ancora finito la sua metamorfosi. Nella fase post terremoto del 1997 la situazione di mutevolezza era ovvia. Tanti edifici hanno cambiato veste, tanti sono stati totalmente ricostruiti, altri sono sorti dove prima non c'era niente. Ma adesso ci si è spinti oltre: è finita la fase della città debilitata che deve essere rimessa in sesto. Ora si sta pensando al futuro di Foligno, a come rendere la città competitiva, a come sviluppare tutte le sue potenzialità e a migliorare le sue debolezze. Puntando in primo luogo a opere pubbliche e infrastrutture.
E' degli ultimi giorni la notizia dell'acquisto dell'ex ospedale da parte di un gruppo di società costituite in una sola. Si tratta di una zona del centro che sarà riportata in vita. Dal vecchio nosocomio saranno realizzate aree residenziali, commerciali, ma anche strutture sanitarie per la riabilitazione e gli anziani. La stessa neonata società si è aggiudicata la gara d'appalto anche per l'area del sansificio, da anni dismesso, che sarà trasformata, così come prevede il piano regolatore, in zona produttiva artigiana e commerciale.
Ma è in particolare grazie al Puc2, il piano urbano complesso, che alcune zone della città della Quintana potranno riacquistare il valore di un tempo. Il Foro Boario ad esempio potrebbe diventare una zona commerciale. Il plateatico può essere migliorato e ottimizzato, specie nella sua funzione di collegamento tra il parcheggio fuori le mura e il centro storico. La palestra adiacente al Campo de li Giochi e l'ex piscina comunale, invece, saranno sottoposti a funzioni e funzionalità diverse.
Il nuovo piano urbano, finanziato dalla Regione, inoltre spinge al rilancio intensivo del centro storico, sia a livello residenziale che commerciale. Ma non è tutto. Il nuovo ospedale ad esempio ha segnato un traguardo importante per la dignità cittadina, che finalmente può vantare una struttura all'avanguardia, in cui si stanno facendo strada reparti specializzati come quello recentemente inaugurato, per la neuroriabilitazione. Numerose rotatorie, quindi, hanno cambiato l'abito della città e hanno creato condizioni di traffico più vivibili. A riguardo, non si può non parlare della variante sud; diventato ormai il pomo della discordia tra l'amministrazione, l'opposizione e i cittadini, porterà ad un cambiamento notevole. Un diramarsi di nuove strade (la cui fisionomia è ancora motivo discussione) confluirà il traffico della SS75 e della Flaminia verso le zone industriali della Paciana e di S.Eraclio.
La pavimentazione del centro storico, il Parco Fluviale del Topino, l'armamento dell'aeroporto cittadino, infine, sono altri interventi, insieme a quelli precedentemente citati, che stanno riportando Foligno ad una vita nuova, che tutti si augurano possa far conoscere la città sotto una veste migliorata non soltanto nell'aspetto, ma nella concretezza di un benessere che coinvolga proprio tutti i cittadini.
