Finge di volersi fidanzare poi la fa prostituire, a processo un 37enne - Tuttoggi.info

Finge di volersi fidanzare poi la fa prostituire, a processo un 37enne

Jacopo Brugalossi

Finge di volersi fidanzare poi la fa prostituire, a processo un 37enne

Vittima una connazionale ingannata con la proposta di una convivenza / L’incubo sarebbe durato 3 lunghi anni
Gio, 27/11/2014 - 21:59

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Avrebbe fatto credere ad una giovane ragazza di origini albanesi di volersi fidanzare con lei, ma poco dopo l’avrebbe costretta a prostituirsi nella zona di Perugia, trattenendo per altro quasi tutti i soldi che lei guadagnava. Con l’accusa di induzione alla prostituzione è finito alla sbarra un 37enne connazionale della presunta vittima, ingannata, stando al quadro accusatorio, con la facile illusione di normale rapporto di fidanzamento e convivenza. Per lei, sprovvista del permesso di soggiorno, quella proposta era troppo allettante.

Peccato che quella speranza si sarebbe trasformata ben presto in un incubo. L’uomo, insieme ad un complice che non è mai stato identificato, l’avrebbe accompagnata quasi tutte le sere dal piccolo comune tra Spoleto e Foligno dove vivevano al lago Trasimeno per farla prostituire. Da lì lei tornava a casa ogni volta, consegnando al suo presunto aguzzino il guadagno della serata, circa 700 euro. I fascicoli processuali raccontano che l’uomo teneva per sé quasi tutti i soldi e concedeva alla ragazza pochi spiccioli per comprare cibo e qualche vestito. Per tre anni, dal 2002 al 2005, lei non sarebbe stata in grado di fuggire o di raccontare a qualcuno cosa le stava capitando. Il suo ‘compagno’ l’avrebbe infatti minacciata di morte qualora avesse cercato rifugio a casa della sorella, che viveva a Terni.

In quel periodo di tempo la ragazza rimase anche incinta. L’imputato, stando alle carte, la obbligò a tenere nascosto anche questo fatto alla sorella, minacciando di morte sia lei che il nascituro. Il processo si è aperto oggi al tribunale di Spoleto di fronte al collegio penale composto dai giudici Fornaci, Anibaldi e Olivieri, ma si è trattato di un’udienza filtro. Il dibattimento vero e proprio si aprirà il prossimo 23 aprile. Nonostante i fatti risalgano a circa 10 anni fa i termini della prescrizione, data la gravità del reato, dovrebbero essere ancora lontani.

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