Si è svolta giovedì 9 giugno a Torgiano, “Donne ad alta quota”, la kermesse regionale organizzata dalla Fidapa con il patrocinio della Regione Umbria e della Fondazione Marisa Belisario. Un evento con al centro i temi del talento femminile e di come, oggi come in passato, questi abbiano contribuito e oggi contribuiscano a promuovere lo sviluppo culturale, economico, turistico e sociale del nostro Paese.
Il nome dell’evento, che si è tenuto presso la prestigiosa location delle sorelle Lungarotti, prende spunto dal libro “Donne ad alta quota” dell’On. Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario, ideatrice del premio ”Mela d’oro” che ogni anno viene assegnato a donne eccellenti in ricordo della prima “capitano d’industria” italiana, donna di alto talento, venuta a mancare troppo presto: Marisa Bellisario.
Molti i temi trattati durante l’evento presentato da Paolo Notari di Raiuno e coordinato dai giornalisti Arturo Diaconale, membro del cda Rai e Anna Mossuto, direttrice del Gruppo stampa Corriere: uno tra i temi piu’ importanti è la “Legge Golfo”, grazie alla quale tante donne italiane sono state nominate Presidenti o Amministratori delegati di importanti società quotate in borsa, entrando così nella “stanza dei bottoni”. E’ stato presentato il suo libro, DONNE AD ALTA QUOTA, che è già alla sua terza riedizione dopo soli due anni dall’uscita.
In questa occasione sono stati assegnati importanti premi ai talenti di donne protagoniste proprietarie e manager di aziende, artiste ed operatrici della cultura, che lavorano in Umbria e nel mondo. Grandi testimonial capaci, con il loro fattivo impegno, di promuovere l’immagine non solo dell’Umbria ma della nostra Italia.
Olga Urbani, del Gruppo Urbani Tartufi, già vincitrice nel 2012 del premio “Mela d’oro” della Fondazione Marisa Belisario, eletta quest’anno alla Borsa di Milano “Imprenditore dell’Anno” , e’ stata insignita anche di questo importante riconoscimento, un premio che sottolinea il suo grande impegno nel panorama italiano ed internazionale per fare dell’azienda Urbani una delle piu’ belle bandiere del Made in Italy nel mondo.
Durante la presentazione, Olga Urbani non smentisce il suo carisma sempre fuori dagli schemi, interrompendo l’amica Candia Marcucci, direttore per l’Umbria dell’Associazione Nazionale Bonifiche, che ha avuto il compito di presentare le tappe della sua carriera, cosa che Candia ha fatto con voce commossa per l’affetto e l’amicizia per Olga.
Mentre la Marcucci stava elencando gli studi alla Columbia University, la sua creazione del Museo del Tartufo (dedicato al padre Cav. Lav. Paolo Urbani), dell’Accademia del Tartufo, della Urbani Travel & Tours (azienda che porta nel piccolo paesino di Scheggino ogni giorno dell’anno centinaia di visitatori da tutto il mondo), la sua attività nel sociale con la Fondazione Giulio Loreti (il cui Presidente e’ il Prof. Valerio Di Carlo, chirurgo di fama internazionale del San Raffaele di Milano) ed altro, la Urbani le chiede simpaticamente il microfono per non annoiare la platea e dichiara: “Non conta solo il curriculum, quello che davvero conta nella vita e’ che noi siamo nate per essere “grandi”, per tendere alla grandezza in ogni istante della nostra esistenza, per essere sempre pronte e gentili e sorridenti e positive ed immensamente generose, non importa se gli altri non lo sono, la nostra intima natura deve rimanere intatta. Abbiamo il dovere di contribuire a creare un mondo migliore, ad alzarci in piedi e gridare contro le ingiustizie, ad avere un’idea chiara e lottare per difenderla. Noi siamo prima di tutto “madri”, la nostra missione primaria è curare chi ci ama, proteggere, dare.”
Mentre parla, alle sue spalle, le immagini dei due figli Luca e Francesco Loreti Urbani, entrambi entusiasti continuatori dell’opera del tartufo, ma soprattutto i due uomini che sono davvero la sua unica ragione di vita.
Olga Urbani aggiunge: “Ognuna di noi è spinta nelle proprie azioni dal destino che ha avuto ma il talento non si trasforma in successo da solo, è necessario camminare al fianco di persone di valore come io ho avuto la fortuna di incontrare, alcune sono qui stasera” e così dicendo la Urbani indica lo zio Bruno, Presidente del Gruppo Urbani, la zia, Sen. Ada Urbani, valorosa organizzatrice della serata nella veste di Presidente Fidapa di Terni e chiede un applauso per Paola Agabiti Urbani, Sindaco di Scheggino, moglie di Giammarco Urbani e mamma di Ginevra, quella che Olga definisce la piu’ grande gioia degli Urbani.
La Urbani conclude ringraziando la Presidente Lella Golfo per averle consegnato il premio, la Presidente di Fidapa Spoleto, Pina Zito che così fortemente ha voluto per Olga questo riconoscimento e tutte le Fidapine.
“Un premio non è mai un punto di arrivo, ma sempre un punto di partenza”.
Così dicendo abbraccia tutte le presenti, dimostrando ancora una volta la sua grande umanità che è forse la dote che più la contraddistingue.