Si è già svolta nei giorni scorsi, la prima di due conferenze programmatiche cittadine dal partito di Rifondazione Comunista. L'incontro iniziato nel primo pomeriggio, è andato avanti per diverse ore e si sono via via alternati diversi relatori. L'obiettivo che si pone il PRC è quello di “costruire un percorso chiaro, trasparente ed includente delle migliori esperienze della città, capace di analizzare le trasformazioni socio-eonomiche, culturali ed urbanistiche avvenute nel corso degli ultimi dieci anni per essere in condizione di costruire idee innovative, linee guida e proposte concrete per uno sviluppo umano integrato del territorio folignate non dimenticando la vasta area con cui tale territorio con cui tale territorio inevitabilmente interagisce: comuni limitrofi, lo spoletino e la Valnerina.”
Date queste premesse gli esponenti del partito hanno voluto fare anche qualche analisi in riguardo alla gestione delle situazioni passate “governare il processo del post-terremoto non era impresa facile e se da un lato rimarchiamo azioni di buon governo (recupero di luoghi, sicurezza nei posti di lavoro ecc.) dall'altra si sono create anche delle criticità. L'aumento sconsiderato delle costruzioni e le qualità delle stesse sono elementi da cui partire per un'indagine seria ed attenta alle esigenze reali della popolazione. E' mancata una progettualità di medio-lungo periodo, che non h permesso di sfruttare la meglio le opportunità che l'evento sismico poteva concedere (Bioarchitettura e Architettura sostenibile). Il centro storico, svuotato dopo l'evento sismico, stenta ancora riprendere vivacità. Inevitabilmente l'edilizia è stato il traino dello sviluppo in questi ultimi anni, lasciandoci in territorio fin troppo cementificato. Ora va affrontato lo viluppo umano anche attraverso altri settori. Quello industriale, in parte in crisi (Rapanelli, Merloni) ed in parte in crescita (meccanica di precisione). Quello legato all'ambiente, l'utilizzo di energie pulite e rinnovabili, crescita del biologico unito al sistema di vendita a km 0 e la raccolta differenziata”.
Ma sono stati illustrati anche i temi che la prossima amministrazione comunale non potrà sottrarsi dall'affrontare “Innanzitutto la questione sociale. Preveder risposte alla crisi economica che dal prossimo anno colpirà molte famiglie. Garantire ai giovani la possibilità di esprimersi e di mantenere livelli occupazionali non precari, in modo da evitare una fuga giovanile verso altri posti del Paese o addirittura all'estero. Sostenere il tessuto socio-associativo, soprattutto giovanile che ha registrato una crescita esponenziale negli ultimi anni, sia quantitativa che qualitativa. Rendere Foligno una vera città di accoglienza, contribuendo all'interazione delle varie etnie con il sostegno di associazioni laiche e cattoliche. Continuare a lavorare sui progetti di Cooperazione decentrata che mettano Foligno al centro di un rapporto sempre più forte con realtà di Paesi più sfortunati.C'è poi la questione morale. Garantire la trasparenze di una politica pubblica al servizio dell'interesse generale, attraverso ad esempio il Bilancio Partecipativo, implementando azioni politico-amministrative atte al coinvolgimento diretto dei cittadini. Contrastare la degenerazione delle classi dirigenti della nostra regione. Questione ambientale. Aprire il percorso di chiusura al traffico del centro storico. Potenziare la raccolta differenziata attraverso misure di incentivo verso i nuclei familiari. Potenziare la sperimentazione dell'utilizzo delle energie pulite e rinnovabili, specie per gli edifici pubblici.. Prevedere una più ampia copertura con la”banda larga”. Promuovere sistemi di “open source” per tutti gli uffici comunali”.
Poi è giunto il momento delle proposte, delle prospettive, e queste sono state le dichiarazioni del Segretario del partito Mario Gammarota “quello di cui Foligno ha bisogno è un verio e proprio cantiere a cielo aperto, composto da diversi soggetti che sappiano sviluppare in modo sinergico tali obiettivi. Rifondazione è ben consapevole della sua condizione necessaria ma non sufficiente. Il nostro partito vive tutta la crisi della politica e della società, non più il tutto si esaurisce dentro la partito qualsiasi dibattito unanime al suo interno viene sempre mediato con l'ascolto e il confronto esterno. Vogliamo fare di più – ha aggiunto Gammarota – vogliamo essere non la parte, ma un parte di un gruppo di soggetti che animano percorsi di innovazione, ricerca, programmazione e azione. Intendiamo, quindi, insieme alle altre soggettività politiche e sociali della Sinistra, metterci in gioco ed essere aperti agli input, alle competenze e alle istanze della società civile più o meno organizzata. Lo facciamo – ha concluso il segretario del PRC – iniziando dalla costruzione partecipata dei seminari di approfondimento e di analisi credendo che sia una tappa importante prima di sviluppare altre riflessioni sulle varie problematiche che vive l'intera città di Foligno”.
Ci sarà una seconda sessione della conferenza programmatica cittadina promossa dal PRC e si svolgerà il prossimo venerdì, 19 dicembre, presso la sala della Corte del comune di Foligno.
(Valentina Ballarani)
