La Confartigianato Imprese Spoleto, Area Spoletino-Valnerina, in seguito all’audizione che Confartigianato e Anaepa (Federazione Nazionale dell’edilizia) hanno avuto presso la Commissione Lavori pubblici del Senato per l’attuazione delle direttive Ue su appalti e concessioni, sollecita da subito anche per i territori di competenza il miglioramento dell’accesso alle piccole imprese agli appalti, la semplificazione e la riduzione degli oneri documentali e la diminuzione dei costi per partecipare alle gare, nonché una migliore accessibilità alle informazioni, la territorialità e la proporzionalità nei requisiti di partecipazione alle gare.
“Già da tempo, sostiene il Segretario di Confartigianato Spoleto – Stelvio Gauzzi – abbiamo affrontato con il Comune di Spoleto, questa problematica che interessa in particolar modo il settore degli edili e dell’installazione, chiedendo all’Amministrazione la possibilità di istituire un albo locale per l’affidamento di appalti pubblici con la modalità della procedura negoziata riservata a imprese con sede nel comune e nei comuni con esso confinanti” .
“Purtroppo, continua Gauzzi, il nostro paese risalta come “maglia nera” in Europa, insieme a Portogallo e Grecia, per la più bassa partecipazione delle micro e piccole imprese agli appalti pubblici. Il recepimento delle direttive europee deve passare anche per tali strategie per offrire opportunità anche alle imprese più piccole. L’attuale situazione, rilevata attraverso uno studio commissionato dalla Commissione Ue, Dg Mercato interno e Servizi, vede partecipare ad appalti pubblici soltanto il 13% delle micro e piccole imprese, nonostante esse rappresentino il 99,4% delle imprese italiane, contribuiscano al 20% della ricchezza nazionale e pesino per il 39% sull’economia reale. E’ per questo che in occasione dell’audizione al Senato, in particolare, Confartigianato ha chiesto che le nuove norme sugli appalti prevedano il coinvolgimento effettivo delle micro e piccole imprese nella realizzazione delle grandi opere.
“C’è bisogno di lavoro e di commesse” continua il Segretario Confartigianato di Spoleto, Gauzzi, “ed è per questo che chiediamo all’Amministrazione cittadina ancora una volta, un impegno per iniziative che portino ad un coinvolgimento più consistente e duraturo delle piccole imprese del territorio negli appalti pubblici, attraverso la valorizzazione, per gli appalti sotto-soglia, della modalità a ‘chilometri zero’ puntando sulle aziende ‘di prossimità’ rispetto al luogo di esecuzione dei lavori e su quelle aziende che si impegnano ad utilizzare manodopera locale e a rispettare le normative sulla sicurezza e l’ambiente.”
Nello specifico, la richiesta promossa da Confartigianato all’Amministrazione locale, che deve comunque fare i conti con i paletti del cosiddetto Patto di Stabilità e della notevole diminuzione delle risorse a disposizione, è , oltre all’istituzione di un albo di imprese fiduciarie da invitare alla gare secondo il principio della rotazione e della trasparenza, quella di ricorrere alla procedura negoziata per l’affidamento dei lavori fino ad 1 milione di Euro, la suddivisione in lotti funzionali per i lavori superiori ai 5 milioni di Euro e l’aggiudicazione delle gare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiose al posto del troppo diffuso criterio del massimo ribasso.
“Un’altra problematica importantissima da evidenziare è quella relativa ai tempi di pagamento dei lavori” continua Marco Arca, delegato locale del sindacato degli edili, il quale propone di fissare modalità e tempi certi per arginare il grave fenomeno dei ritardi con cui le pubbliche amministrazioni liquidano le fatture agli imprenditori, così come un meccanismo per garantire il pagamento diretto ai subappaltatori, evitando lungaggini e passaggi intermedi tra le stazioni appaltanti e gli esecutori dei lavori.
Nei prossimi giorni la Confartigianato di Spoleto, da sempre vicina alle esigenze delle aziende, organizzerà un incontro con le aziende del settore edile per raccogliere osservazioni e proposte al fine di supportare il settore e costruire insieme progetti mirati al rilancio del futuro economico della città.
