Il Sindaco di Cascia ha disposto, con apposita ordinanza, la chiusura, con effetto immediato, di tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio di Cascia sino a sabato 21 gennaio. Le lezioni riprenderanno lunedì 23 gennaio 2017.
Il maltempo ha spinto amministrazione comunale e Pro loco di Cascia – Roccaporena a rinviare a data da destinarsi anche la manifestazione “Tradizione che passione” prevista per questo fine settimana (21 e 22 gennaio) nella città di Santa Rita.
La decisione – viene spiegato – giunge dopo attente valutazioni sulla momentanea situazione di criticità che sta attraversando la città, dovuta alla copiosa e straordinaria precipitazione nevosa, che ha portato disagi e ha necessitato di interventi in tutto il territorio. Interessate maggiormente soprattutto le frazioni del comune che si trovano più in quota, come Civita, dove si è verificata una slavina. Inoltre, è da considerare anche il verificarsi delle nuove scosse registrate in Abruzzo nella giornata di ieri, avvertite distintamente in tutto il centro Italia e poi seguite dalle drammatiche conseguenze, che tutti abbiamo visto tramite i mezzi di informazione, per le quali ci stringiamo in cordoglio.
Il Comune, quindi, che per fronteggiare la situazione in queste ore sta impegnando mezzi e uomini, insieme ai tanti volontari, enti, forze dell’ordine e forze armate, si trova quindi impossibilitato a mettere in campo tutte quelle azioni atte all’organizzazione tecnica dell’evento. Nei prossimi giorni, quando queste priorità saranno rientrate nella gestione di normalità, il tavolo di lavoro dedicato alla manifestazione sarà riaperto e si farà di tutto per realizzarla nel migliore dei modi e con l’impegno che merita. Ferma è infatti la volontà di far tornare in città un evento che rappresenta nel profondo la tradizione, non solo di Cascia, ma anche di tutta la Valnerina e delle regioni del centro Italia. La due giorni casciana, con ambientazioni rurali, stand di eccellenze agroalimentari e antichi mestieri, fino al clou rappresentato dalla musica con la Rassegna Interregionale delle Pasquarelle, da oltre quarant’anni è capace di richiamare a sé non solo numerosi turisti, nonostante le variabili caratteristiche climatiche del mese di gennaio, ma anche tanti gruppi folcloristici provenienti dall’Umbria, dalle Marche, dall’Abruzzo e dal Lazio. Quest’anno nello specifico, dopo le ferite del sisma, la manifestazione viene vista e vissuta, anche da tutta la popolazione che le è storicamente affezionata, come l’emblema di quella rinascita che tutti vogliamo e che parte proprio dalla tradizione, dalle origini, dalla storia e dalla cultura popolare che non solo unisce l’intero territorio, ma è anche un potente motore di vita e fondamenta della comunità stessa. Presto potremmo tornare, come ogni anno, tutti insieme ad onorare questa storica e importante tradizione.
