E' stata fissata per il 29 settembre l'udienza preliminare per i giovani spoletini indagati nell'ambito dell'operazione Brushwood, con l'accusa di aver dato vita ad una cellula anarcoinsurrezionalista.
Fra poco più di una settimana, quindi, davanti al giudice per l'udienza preliminare di Perugia si deciderà sull'eventuale rinvio a giudizio per i quattro spoletini arrestati chiesto dal Pm Manuela Comodi. Il comitato 23 ottobre, nato immediatamente dopo gli arresti, annuncia la sua presenza all'udienza di Perugia e intanto evidenzia una novità: anche ad Andrea Di Nucci è stata concessa la semilibertà, con l'obbligo di rientro nelle ore notturne. Dopo la concessione dei domiciliari a Michele Fabiani, quindi, attualmente ospitato in una parrocchia di Terni, Andrea potrà godere di misure meno restrittive, come già accaduto per Dario Polinori e Damiano Corrias.
“E' un passo avanti – commenta il comitato 23 ottobre – nella lunga battaglia processuale che è stata accompagnata in questi 11 mesi da una costante mobilitazione. Oggi, il solo Michele rimane agli arresti domiciliari, peraltro lontano da tutta la sua famiglia. In questi due mesi, da quando è uscito dal carcere di Sulmona, Michele ha occupato gran parte del suo tempo nello studio, ha sostenuto due esami, Logica e Pedagogia Generale, ha portato a 'casa' due 30, sta resistendo in una condizione di vivibilità difficile, nonostante l'aiuto esemplare di chi lo ha accolto, consentendogli di uscire dal carcere (Don Antonio). Rinnoviamo – conclude il comitato – con forza la richiesta di scarcerazione di Michele perchè innocente, perché l'essere anarchico non è un indice di colpevolezza (semmai di libertà), e anche perchè chiuse le indagini la carcerazione preventiva, anche nella condizione dei particolari domiciliari a cui è costretto, è solo un accanimento senza giustificazione”.