I socialisti di Bevagna discutono di attività venatoria . Lo hanno fatto recentemente riunendo intorno ad un tavolo esponenti del partito che occupano incarichi importanti in regione e in provincia . Le problematiche legate al mondo della caccia , a livello nazionale , sono oggetto di dibattiti e di proposte da molti anni . I seguaci di Diana rappresentano una forza consistente della pubblica opinione . In Umbria sono circa 40.000 coloro che amano praticare questo sport all'aria aperta . La legge 157 del 1992 regolamenta l'intero settore . Si tratta di una normativa ” federalista ” che conferisce alle regioni ampi spazi di intervento . Ma ora , a distanza di quasi 20 anni dalla sua entrata in vigore , essa ha bisogno – secondo gli esponenti socialisti – di una consistente manutenzione . Erano presenti all'incontro di Bevagna l'assessore della Regione Umbria , Silvano Rometti , l'assessore della Provincia di Perugia , Massimo Buconi , il sindaco di Bevagna , Enrico Bastioli , il sindaco di Spello , Sandro Vitali , l'assessore del Comune di Foligno , Massimiliano Romagnoli e il segretario provinciale dello SDI , Mario Fioriti . A loro è stato chiesto , da parte dei presenti , di adoperarsi per il ” superamento delle opzioni di caccia tra vagante e da appostamento ” ed anche per la ” completa eliminazione dell'obbligo di inanellare gli uccelli da richiamo “. Il dibattito è stato molto interessante . Dagli interventi dei principali relatori è emersa la volontà di affrontare l'intera questione con uno spirito nuovo che deve ” spezzare i pregiudizi che spesso accompagnano l'attività venatoria ” .