“Le abbiamo provate tutte”. Esordisce così il Segretario Regionale di Confartigianato, Stelvio Gauzzi, che con pacatezza inizia a raccontare alla stampa la grave situazione in cui versano diverse aziende iscritte alla sua associazione di categoria, creditrici verso la vecchia gestione di Spoleto Estate “per importi ormai prossimi ai 240mila Euro”, dice l'Avv. Gentili. Questo il dato effettivo che peserà su tutto il prosieguo della conferenza, e con cui confrontarsi ogni qualvolta le imprese presenti all'incontro provano a spiegare il dedalo dei rapporti intercorsi con le società referenti delle precedenti edizioni, Soft & Light ed Artime. Dato però al lordo, a quanto è dato sapere, dei quasi 90 mila euro che sono stati 'congelati' dal Tribunale di Spoleto.
Il Segretario ripercorre le diverse fasi di una vicenda che si trascina da più di un anno e che ha visto anche le dure prese di posizione di alcuni consiglieri comunali. Le Imprese per loro canto, raccontano di come hanno più volte suggerito diverse soluzioni per riuscire a rientrare degli importi ormai “incagliati”. Una delle proposte fatte era ad esempio quella di costituire un Ati, tra le aziende creditrici, partecipare alla gara di assegnazione per la manifestazione 2009 e riuscire così a coprire in parte l'esposizione in sospeso. Ed è su questo aspetto in particolare che ci si ferma – gli interessati – a valutare la tempestività dell'intervento dell'Amministrazione, che pubblica il bando nel giorno della conferenza stampa.
Tutte le parti in causa si aspettavano, da riunioni fatte congiuntamente nelle sedi comunali delegate, che il bando venisse pubblicato al massimo entro Febbraio. Il protrarsi dell'attesa aveva per questo consigliato un azione decisiva, come quella di convocare la stampa per raccontare pubblicamente i fatti, anche perché come afferma Leonardo Angeli della G-Bang ” è tecnicamente impossibile imbastire un cartellone con un ritardo così evidente. Gli artisti si contattano tra novembre e dicembre, massimo gennaio”.
Insomma sembrerebbe che a qualcuno però riesca meglio che ad altri la realizzazione “off limits”degli eventi.
Davvero complesso oltre che delicato, ricostruire il dedalo dei rapporti anche legali tra le società sopra citate e afferenti alla vecchia gestione e le imprese attualmente in sofferenza “qualcuno di noi ha retto finchè ha potuto – dice Gigi Catana – ma poi siamo costretti a licenziare del personale”. Si era arrivati, in una fase puramente transattiva, a proporre alla gestione precedente di attivarsi per il reperimento degli sponsor, che normalmente cofinanziano la realizzazione dell'evento oltre il fondo pubblico, in modo che questi avessero pagato direttamente ai creditori la loro sponsorizzazione rimettendo poi un 30% dell'importo in mano all'organizzatore per permettergli di rientrare del debito in maniera graduale. Insomma non mancava nemmeno la “finanza creativa” in questa fase della trattativa.
Poi Gentili, Angeli, Catana e Severini passano ad elencare le ditte creditrici: “G-Bang, GraficArte Severini, Coop Atmo di Bastia, Box26, Opera, Nuova Eliografia, Albornoz Palce Hotel”. “Solo quest'ultimo ha proceduto per il momento ad atti esecutivi contro una delle società interessate” aggiunge l'avvocato Gentili.
In verità sembrerebbe che ci siano anche altre attività commerciali coinvolte che in questo momento stanno pensando se unirsi alla doglianza comune.
Proviamo a chiedere quale potrebbe essere allo stato dei fatti una soluzione al problema, a parte le inevitabili, pare, azioni di carattere legale. Non cè una risposta univoca a questo, ma il senso che traspare anche dalle parole del Segretario Gauzzi è “un passo indietro” dell'Amministrazione sulla gara appena pubblicata. Vale la pena di ricordare per la cronaca che quella attuale è la “nuova” gara rielaborata dall'Amministrazione comunale meno di una trentina di giorni fa dopo che si era interrotta ogni trattativa con la vecchia gestione. La nuova offerta infatti prevede un ribasso di ulteriori 15mila euro sul precedente budget di 100mila (oltre Iva) e una normativa più stringente sulla rendicontazione finale della manifestazione.
Si esce dalla conferenza però con meno sorpresa di quando si è entrati; in verità trattasi di normalissima vicenda Italiana con tutti i pro ed i contro. Ciò che rimane impresso è solo come le cose cambiano lentamente a Spoleto.
