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NORCIA: CAMPAGNA ELETTORALE INCANDESCENTE. AGNESE BENEDETTI CRITICA DURAMENTE ALEMANNO

Redazione

NORCIA: CAMPAGNA ELETTORALE INCANDESCENTE. AGNESE BENEDETTI CRITICA DURAMENTE ALEMANNO

Mar, 02/12/2008 - 11:43

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In una dura presa di posizione il Presidente della Comunità Montana della Valnerina, Agnese Benedetti, analizza le ultime affermazioni elettorali del Candidato a Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ed elencando episodi e fatti fa capire che non esistono più “cambiali in bianco”.

“Ma davvero l'ex sindaco di Norcia ora tiene alla Comunità Montana della Valnerina? Sentire da qualche tempo Nicola Alemanno, un tempo sindaco e ora candidato al Comune di Norcia, definirsi illuminato e solitario paladino della Comunità Montana della Valnerina, lascia un po' perplessi. Sono stata chiamata in causa in un ultimo suo intervento concesso ai mezzi di comunicazione e quindi, per dovere di informazione, qualche parola vorrei dirla anch'io.Prima questione: in qualità di presidente regionale dell'Unione dei Comuni e delle Comunità Montane (UNCEM), nel rispetto della pluralità dei suoi membri, avevo espresso un iniziale parere favorevole alla costruzione di una riforma necessaria che ridefinisse ruoli, compiti e autonomia finanziaria delle Comunità Montane in Umbria. Questo per cambiare le cose e per evitare che un ente per poter andare avanti, pagare lo stipendio ai suoi dipendenti, accumulando debiti, fosse costretto a “mendicare” finanziamenti senza poter fare una seria programmazione degli interventi necessari a un territorio e ai suoi cittadini.Non avevamo firmato una cambiale in bianco alla Regione dell'Umbria, come Alemanno, che lo sa bene, sembrerebbe ora far credere, ma manifestato l'interesse per un intervento istituzionale che tenesse però in debito conto le diverse caratteristiche del territorio e della società umbra. I miei interventi verbali e scritti, da quello iniziale ai successivi, rilasciati in tutte le sedi di partecipazione sono facilmente reperibili, chiari e non vanno certo contro gli interessi e la popolazione della Valnerina, ma anzi li difendono accoratamente.Secondo argomento: Alemanno in quattro anni di amministrazione, non ha perso occasione per osteggiare la Comunità Montana della Valnerina. Citando solo alcuni dei più significativi passaggi, cominciò a farlo nel 2005 quando cercò di impedire con più tentativi (falliti) che la Comunità Montana diventasse il naturale capofila del Progetto integrato Valnerina, fulcro di investimenti per circa dieci milioni di euro. Per non parlare della scelta di far chiudere temporaneamente le Case del Parco, pur di evitare che la Comunità Montana gestisse i fondi ministeriali destinati al funzionamento. Come non ricordare la mancata adesione al progetto di Protezione civile a cui invece hanno risposto un centinaio di volontari in gran parte provenienti proprio da Norcia, il maldestro boicottaggio sull'operazione ADSL, i reiterati sgarbi istituzionali, le continue defezioni del suo gruppo alle sedute consiliari, la tanto promessa e mai formalizzata disponibilità di una sede più prestigiosa per l'ente, nonostante le continue richieste?Ma soprattutto, spiace ricordare, come non sia mai stato affidato dalla sua amministrazione comunale neppure un lavoro alla Comunità Montana, come è accaduto invece in tutte le altre realtà umbre. Di fronte ai tagli delle risorse finanziarie, che lui definiva come risparmi sui costi della politica, alle difficoltà oggettive di costruire il bilancio, Alemanno non ha mai destinato neppure un incarico simbolico all'ente che ha sede nella sua città, che ha cento dipendenti, che ha creato un indotto, preferendo guardare altrove. Se non fosse stato per il sostegno prevalente della Regione e di altri organismi, la Comunità Montana della Valnerina avrebbe chiuso i battenti da diverso tempo.Quante occasioni sprecate, che avrebbero potuto far nascere collaborazione e progetti migliori! Certo fa piacere che ora tutti in Valnerina riconoscano l'importanza della Comunità Montana, dei suoi dipendenti e del ruolo culturale, economico e sociale svolto in una zona dove l'ente più di ogni altro è stato datore di lavoro. Ma queste intenzioni avrebbero avuto più valore se fossero state accompagnate da comportamenti coerenti. Per dirla con il proverbio, si predica bene e si razzola male.Come la critica alle ultime stabilizzazioni dei ventuno operai che lavoravano precariamente da anni per sei mesi. Il gruppo afferente ad Alemanno, nell'ultima seduta di consiglio, è intervenuto contro questa scelta che, invece, denota serietà, coraggio e offre la possibilità a tante famiglie di non andare via dalla Valnerina per cercare lavoro. Mi auguro che le nuove Comunità Montane possano dare soddisfazione e risposte sempre più efficaci ai nostri cittadini e sono contenta che il Parlamento italiano nei giorni scorsi abbia respinto la proposta di eliminarle tutte, persino quelle di montagna come la nostra.La stragrande maggioranza dei parlamentari ha votato contro un provvedimento che avrebbe danneggiato molte realtà come la Valnerina, ma qualcuno ha invece espresso il suo favore. Tra gli umbri, per fortuna, solo uno – almeno a leggere quanto diffuso dall'Uncem nazionale – avrebbe voluto la chiusura delle Comunità Montane: il deputato Pietro Laffranco di Alleanza Nazionale. Lo avrà saputo Nicola Alemanno? ”

Agnese Benedetti – Presidente della Comunità Montana della Valnerina


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