Archiviato il sempre magico doppio appuntamento targato “Jazz Community”, che grazie ai “Giezzisti” e alla “LiberOrchestra” mette in luce l’animo sociale e soprattutto l’attenzione verso la disabilità (fisica e mentale) da parte di Young Jazz Festival, ora è la volta di una delle sorprese di quest’anno messe in cartellone dalla manifestazione, giunta alla decima edizione e che in questi giorni prosegue la sua interessante programmazione a Foligno.
Bobo Rondelli, geniale cantautore livornese, si esibirà infatti venerdì 23 maggio all’Auditorium San Domenico con inizio alle 21.30 (ingresso 13 euro) per una tappa del tour che ha fatto seguito alla pubblicazione di “A Famous Local Singer”, il suo nuovo album nato dall’incontro con la brass band L’Orchestrino, che lo affiancherà quindi anche sul palco folignate.
Un ritmico e poetico progetto brass&roll in cui Rondelli con la sua dirompente forza comunicativa incrocia il blues, lo swing, il jazz, i ritmi afro-cubani, la canzone popolare italiana dal sapore retrò e i suoni di una marching band. Un lavoro di respiro internazionale che ha aperto nuovi scenari per Rondelli, una delle personalità più irrequiete e geniali del panorama musicale italiano. Nel 2013 il cantautore, attore e performer livornese dalla voce dai mille timbri e dalla dirompente carica istrionica e autoironica, ha svuotato le tasche piene di storie poetiche e grottesche e dall’incontro con la piccola e agile brass band l’Orchestrino ha messo insieme nuovi brani, cavalli di battaglia e cover di canzoni del passato per far danzare corpi e anime. “A Famous Local Singer” è un album energetico e scanzonato è più ritmico e meno intimista dei precedenti “Per l’amor del cielo” e “L’ora dell’ormai” e, come nel suo esordio solista “Disperati Intellettuali e Ubriaconi”, prodotto da Stefano Bollani, è l’orchestrazione il filo conduttore di questo suo progetto.
La giornata si aprirà però alle 18.30 presso La Lumaca Ubriaca, con al centro le sonorità del progetto “Overseas” del contrabbassista norvegese Eivind Opsvik affiancato da interessanti musicisti come Tony Malaby al sax, Brandon Seabrook alla chitarra elettrica, Jacob Sacks al piano e Kenny Wollesen alla batteria. Oltre al contrabbasso, Opsvik suona anche la lap steel, vecchie tastiere e batterie, e dedica il resto del suo tempo alla composizione e la gestione della sua etichetta, la Loyal Label. “Overseas” è una produzione riuscitissima che combina melodie neo-folk con una sofisticazione armonica che proviene dal mondo della musica classica, legati da improvvisazioni che tendono verso l’avanguardia.
Dopo lo show di Rondelli, invece, intorno alle 22.30 il pubblico del festival potrà trasferirsi ancora presso La Lumaca Ubriaca per assistere ad una produzione originale targata Young Jazz, con protagonisti Dj Khalab e Kenny Wollesen, quest’ultimo straordinario batterista che ha collaborato con nomi del calibro di Tom Waits, Nora Jones, Bill Frisell e John Zorn e che stavolta dimostra la sua capacità di mettersi in gioco confrontandosi con Khalab allo scopo di creare un mix imprevedibile per trasportare l’ascoltatore in una dimensione atemporale ed astratta.
Per il gran finale, a mezzanotte presso la taverna del rione Ammanniti, la notte musicale del festival sarà caratterizzata dall’incrocio coinvolgente tra le improvvisazioni ipnotiche e l’esplosiva dinamicità degli Hobby Horse: a varcare i confini di genere con influenze free jazz, ambient, rock e sprazzi di musica elettronica sono tre i più quotati musicisti della generazione emergente in Italia, Dan Kinzelman (sassofono, clarinetti, flauti, tastiere, percusioni, voce), Joe Rehmer (contrabbasso, tastiere, voce) – entrambi americani ora residenti in Umbria – e Stefano Tamborrino (batteria, percussioni, voce). Il repertorio proposto è molto vario con composizioni originali del trio accanto a brani di Tom Waits, Robert Wyatt e Thelonius Monk. L’interplay del gruppo è evidente e gli anni di esperienza condivisa (si sono formati nel 2008) rendono possibile un dialogo fresco, coinvolgente e sorprendente tra i musicisti. Il loro sguardo è sempre rivolto sempre verso nuovi orizzonti musicali.
Fino a sabato 24 maggio va avanti pure il punto ristoro, “Young Food”, presso la taverna del rione Ammanniti aperto ogni sera dalle 20 grazie all’intervento culinario di Grassoemagro. Il 23 e 24 maggio, inoltre, si svolgerà il workshop di scrittura e critica musicale jazz tenuto da Enrico Bettinello.
Young Jazz, infine, invita ancora il suo pubblico a scaricare gratuitamente la APP specifica creata per l’evento: servirà anche per essere informati, qualche ora prima dell’inizio, sul ‘secret concert’ in programma sabato 23 maggio.
Tutti i set sono gratuiti, mentre i biglietti per il concerto di Bobo Rondelli (23 maggio) e di Gianluca Petrella/Giovanni Guidi (24 maggio) sono disponibili in prevendita online su www.youngjazz.it.
