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XXXVIII Segni Barocchi, una edizione ampiamente positiva

Redazione

XXXVIII Segni Barocchi, una edizione ampiamente positiva

L'Ass.re Barbetti, "Il Festival è riuscito a promuovere, tra l’altro, la musica e la cultura barocca tra i giovani"
Ven, 06/10/2017 - 16:39

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“E’ un bilancio molto positivo”. Così Rita Barbetti, vicesindaco con delega alla cultura, ha commentato l’esito della XXXVIII edizione di Segni Barocchi (direzione artistica e musicale di Filippo Salemmi)..

“Il Festival è riuscito a promuovere, tra l’altro, la musica e la cultura barocca tra i giovani – ha sottolineato Barbetti – riuscendo a coinvolgere direttamente tanti ragazzi della nostra città”.

La Barbetti ha ripercorso il programma della manifestazione. Dopo l’anteprima del 3 luglio con il concerto della Wisconsin Wind Orchestra, che ha segnato una collaborazione internazionale artistica e didattica tra il Festival Segni Barocchi e una rete di università americane, a settembre il Festival si è aperto con un appuntamento dedicato alla creatività ed alla formazione musicale giovanile, uno dei filoni artistici che Segni Barocchi ha seguito per l’affermazione della musica barocca tra i giovani esecutori. Il  seminario di studio sulla “Musica barocca. Master di tromba, insieme di trombe e ottoni e avviamento alla tromba naturale” ha avuto come docenti il maestro Marco Tampieri, docente al Conservatorio di Cesena e il maestro Vladimiro Cupido, docente ed affermato esperto di strumenti antichi.

Importante la collaborazione accademica con il Conservatorio di Cesena, il Comune di Bevagna e la Scuola Comunale di Musica di Bevagna. Splendida la cornice di Palazzo Candiotti sede del Seminario, che ha evocato antichi suoni di ottoni barocchi che si sono diffusi in città. Due i concerti finali del seminario (Salone d’Onore di Palazzo Candiotti e Teatro Comunale Torti in Bevagna) con l’esibizione degli allievi, dei maestri e la partecipazione come accompagnatrice al clavicembalo di Lucia Sorci.

Un ricercato repertorio barocco è stato eseguito nel concerto dell’Ensemble Barocco del liceo Frezzi-Beata Angela di Foligno diretto dal maestro Salemmi. “L’Ensemble Barocco è una importante realtà artistica – ha osservato la Barbetti – che si sviluppa all’interno del liceo Frezzi, che coinvolge giovani talenti dello stesso istituto ma che vuole rappresentare anche un punto di riferimento importante per il territorio. L’Ensemble si integra perfettamente nel tessuto cittadino, caratterizzato da una grande tradizione rinascimentale e barocca”.

Il cartellone del Festival ha visto la performance dell’ensemble “Aurora” del maestro Enrico Gatti, interprete di caratura internazionale, all’interno dell’Oratorio del Crocifisso, dove si è svolto il concerto “Per Chiesa & Camera: Varie Sorte di Sonate”. A raccontare vari aspetti della cultura barocca ci sono state tre conferenze. Una di Guglielmo Tini, “Una principessa a Foligno. Intarsi di poesia del Tasso nel Barocco folignate”, un’altra di Raffaele Riccio, “Archibugiate, mendicanti, tabù alimentari, superstizioni. Storie di vita quotidiana nelle città del Seicento” e,infine, quella tenuta da Claudio Stella, “L’orologio pazzo. Riflessione sul concetto di tempo dall’età barocca ai giorni nostri”.

La Notte Barocca, animata anche dall’apertura dei principali poli museali della città, ha portato in scena lo spettacolo “Les Allumeurs d’Etoiles” della compagnia francese Lilou, che ha proposto in Piazza della Repubblica scene poetiche e di grande impatto visivo. In programma durante la Notte Barocca anche le proiezioni al Planetario Paolo Maffei, curate dal Laboratorio di Scienze Sperimentali, così come il concerto “Hypnerotomachia Poliphili” di Manolo Rivaroli e Matteo Marcucci al CIAC e il concerto “Bach Lovers” di Andrea Cortesi e Marco Venturi all’ex chiesa della Santissima Trinità in Annunziata, in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e Centro per la Cultura e lo Sviluppo Economico.

Anche quest’anno il concorso “Barocco e Neobarocco in vetrina”, in collaborazione con l’Associazione Innamorati del Centro e Pro Foligno, è stato una bella occasione per ammirare le vetrine del centro impreziosite da dettagli barocchi.

Per quanto riguarda il cinema, Roberto Lazzerini ha curato la proiezione del film “Le Regole del Caos” di Alan Rickman, un film in costume con un grande cast, come si addice alla tradizione del Festival.

Un approfondimento scientifico di grande interesse è stato quello curato da Roberto Nesci, presidente dell’Associazione Astronomica Antares, con la mostra “Da Galileo a ‘Cassini’. Un viaggio a Saturno lungo quattro secoli”, ospitata dalla Sala delle Arti Liberali e dei Pianeti di Palazzo Trinci.

Grande successo ha avuto lo spettacolo “Malanima” del Collettivo Strabismi, che ha animato le stanze di Palazzo Candiotti e che verrà riproposto in altre città italiane, come coproduzione con il Festival Segni Barocchi.

Molto apprezzato anche il concerto “Bach in Jazz” di Dore Trio (Raimondo Dore, Salvatore Maltana e Massimo Russino), così come quello di Amos Lucidi, entrambi realizzati a Trevi in collaborazione con il Comune di Trevi e su progetto di Vito Trombetta.

A concludere la XXXVIII edizione del Festival il concerto “Ebbi un principe amabile. Bach, le sonate di Cöthen”, realizzato in collaborazione con gli Amici della Musica di Foligno.

Il Festival è stato realizzato con il finanziamento del Comune di Foligno, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno e con la collaborazione di: Comune di Trevi, Comune di Bevagna, Centro per la Cultura e lo Sviluppo Economico srl, Diocesi di Foligno, Laboratorio di Scienze Sperimentali, Associazione Astronomica Antares, Associazione Innamorati del Centro, Pro Foligno, Librerie del circuito “Antiquarian Bookshops of Umbria”, Ente Giostra della Quintana, Amici della Musica Foligno e del Consiglio Regionale dell’Umbria, che ha autorizzato il Centro Video a documentare gli eventi.

“Per il 2018 – ha annunciato la Barbetti – verrà proposto un cartellone musicale di assoluto valore artistico e di carattere internazionale, con la presenza di importantissimi musicisti, ensemble, critici musicali e con collaborazioni con istituzioni accademiche internazionali, fra tutte la sinergia con IMP International Music Program Project – Study Music Abroad 2018-2019”.

Foto di repertorio

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