Domani sera, martedì 4 agosto, il “Voodoo Festival” di Trevi – manifestazione giunta alla sesta edizione e che anche quest'anno con una serie di interessanti appuntamenti sta mettendo al centro della sua programmazione le contaminazioni provenienti dal patrimonio musicale culturale contemporaneo nazionale e internazionale – ospita lo spettacolo dal titolo Kalerom.
A Villa Fabri andrà in scena una vera e propria “notte dei gitani”, con acceso il grande fuoco della festa. Kalerom è il nome scelto per l'esibizione che combina le musiche delle province zingare d'Italia degli Acquaragia Drom, gruppo storico della musica popolare italiana, e le melodie d'amore – dall'Oltenia rumena – dei Taraf da Metropulitana, trascinante ensemble di musicisti zingari. Una sarabanda sonora, condita da balli e da gag, da musiche passionali e ritmi frenetici, che partono dalla Transilvania e dai Carpazi per arrivare alle melodie popolari italiane e ai successi internazionali eseguiti alla maniera “zingara”.
Il parco della storica villa trevana, dunque, si trasformerà ancora una volta in un luogo unico per assistere a concerti unici e per passare delle serate in un ambiente molto affascinante. Sicuramente si ripeterà la magica atmosfera che si è creata durante l'ultima esibizione dei Malicanti, quando il repertorio della band pugliese, composto soprattutto da tarantelle e pizziche, ha consentito al numeroso pubblico di ballare per larga parte del concerto.
Gli Acquaragia Drom sono uno dei gruppi storici della musica popolare italiana, molto conosciuto per i suoi spettacoli divertenti e per il grande coinvolgimento del pubblico. Una grande esperienza, dai matrimoni ai festival internazionali, permette di gestire qualsiasi situazione in qualsiasi lingua per dare vita ad uno spettacolo vibrante ed ironico nell'originalissimo stile zingaro italiano forgiato dagli Acquaragia Drom: le tammurriate dei Sinti del Vesuvio, le canzoni e le serenate dei parenti Rom molisani, le tarantelle dei Musicanti Calabresi e del Salento, le serenate dei Camminanti Siciliani e vario swing e ritmi ballabili. E in scena si balla con i musicisti che dal palco trascinano il pubblico nel cuore di una cerimonia tradizionale, di un matrimonio, di un'animata festa gitana intorno ad un grande fuoco da campo: ritmi incalzanti e passionali, melodie struggenti e racconti di storie inverosimili con protagonisti tragicomici di cui si può ridere o commuoversi.
I Taraf da Metropulitana, che accompagneranno gli Acquaragia Drom sul palco di Villa Fabri, sono invece un trascinante ensemble di musicisti zingari – voce, violino, fisarmonica, cymbalon, contrabbasso a tre corde – passati dai matrimoni in Romania ai palchi di tutta Italia, transitando per le stazioni delle metropolitane. Ritmi balcanici e orientaleggianti nelle stazioni e nei vagoni della metropolitana delle grandi città italiane. Ma chi sono e da dove vengono questi musicisti che si ascoltano “in viaggio” tra due fermate sotterranee? Quasi nessuno riesce a capirlo e a saperlo. Un mondo e delle storie che rimangono sconosciute. Ecco allora Taraf da Metropulitana, virtuosi di violino, fisarmonica, cymbalon, bassogardon e altri strumenti, arrivati da pochissimo in Italia con il loro ricco repertorio di melodie tradizionali del cuore dei Carpazi. Come spesso accade, anche questi “sconosciuti” risultano abili musicisti – hanno collaborato con i più grandi artisti dell'est europeo -, virtuosi catapultati dai matrimoni e dalle feste tradizionali dell'Oltenia direttamente nel ventre delle grandi città europee. Da sottolineare, inoltre, il repertorio “misto” di questi musicisti che per rispondere alle nuove esigenze della loro professione in Italia, alternano alle doine e sirbe tradizionali rumene, anche canzoni napoletane, tarantelle e “standard internazionali”.
Con il concerto Kalerom prosegue quindi la serie di appuntamenti della rassegna musicale trevana, tutti inseriti come di consueto all'interno del più ampio cartellone di “Trevi in Piazza” (iniziative estive organizzate dal Comune di Trevi e dall'Associazione Pro Trevi che iniziate lo scorso 22 luglio si svolgeranno fino al 23 agosto). Oltre al “Voodoo Festival”, infatti, non mancano altre sorprese musicali. Previsto per mercoledì 5 agosto il concerto della Big Band dell'Università di Tubingen, diretta da Joel Django, che suonerà in piazza Mazzini a partire dalle 21.30.
Il “Voodoo Festival” – puntando all'anima misteriosa e intrigante della world music – continuerà a proporre ancora una volta suggestivi “suoni senza confini” ospitando altri musicisti interpreti di universi sonori diversi e unici.
L'edizione di quest'anno del “Voodoo Festival”, sempre sotto la direzione artistica di Marco Sarti, è inoltre organizzata in collaborazione con l'Associazione Culturale “l'occhio l'orecchio e la bocca” di Umbertide, uno dei jazz club più attivi dell'Umbria.
Anche per i prossimi appuntamenti, dopo i Kalerom, in evidenza sarà ancora una volta la grande musica con nuove interessanti proposte e soprattutto con tutti i concerti in cartellone a Villa Fabri e in piazza Mazzini sempre ad ingresso gratuito.
Il duo composto da Paolo Rocca e Fiore Benigni suonerà venerdì 7 agosto. Nato dall'originale accostamento di clarinetto ed organetto, il duo formato da Paolo Rocca (clarinettista di Moni Ovadia) e Fiore Benigni (virtuoso dell'organetto diatonico) presenta un ampio repertorio in grado di attingere alle complessità armoniche e ritmiche e agli idiomi musicali più diversi: dalla musica klezmer al choro brasiliano, dai geampara rumeni al moderno tango-jazz. Punto di unione e loro stella polare il costante riferimento alla tradizione popolare italiana dalla quale hanno attinto i loro background musicali. Non mancano, come frutto di un attento lavoro e come virtuosa manifestazione di flessibilità artistica il rimando a brani originali di loro composizione, che stemperano l'intenso rigore esecutivo in un lirismo fresco ed essenziale.
Il “Voodoo Festival” si chiuderà il 13 agosto con il concerto dei Bad Boys: incursioni nei temi pop più vari rivisitati però in chiave jazz da Toti Panzanelli (chitarra), Marco Sarti (contrabbasso) e Francesco Diodati (chitarra) che saranno accompagnati da un grande interprete della batteria come Fabrizio Sferra.