di Carlo Ceraso

E’ preoccupato il sindaco Massimo Brunini. Non sono le Primarie a preoccuparlo, quanto il clima che si è venuto a creare intorno ai due candidati, ai due Comitati che sostengono Daniele Benedetti e Giancarlo Cintioli. Finora è rimasto in disparte, in silenzio, vestendo fino in fondo il ruolo di figura istituzionale che lo vuole super partes. Ma non può dimenticare di esser pur sempre un dirigente del Partito, di quel Pd intorno al quale a Spoleto si è creato tanto consenso e, soprattutto, nel quale si sono riposte molte speranze. Il momento di parlare, di lanciare un appello alla politica locale è arrivato. E Brunini decide di farlo attraverso i microfoni di TO® che già da tempo gli avevano chiesto una intervista.

Sindaco Brunini, come vede questo confronto per la Primarie? “Non proprio bene, questa competizione mi preoccupa un po’”

Per quale motivo? “In questi 10 anni abbiamo lavorato per unire la città non certo per dividerla. E’ l’unita il primo, vero, grande valore attraverso il quale si può costruire il futuro. Guardi non lo dico solo per il centro sinistra, vale anche per l’opposizione. Lo scontro non deve mai essere ideologico, ci si deve confrontare sui progetti, sui disegni, sui ‘sogni’. Ecco, la mia preoccupazione è che si possa sfaldare questo spirito di iniziativa, questo ‘fare’ che ha contraddistinto le mie due legislature”

E’ così difficile trovare un accordo fra i due candidati? “Io spero che si trovi. Comunque è riduttivo che ci si soffermi solo sul nome del prossimo candidato a sindaco. Ci saranno almeno 40-50 posti da assegnare nei vari ruoli e realtà, c’è bisogno di individuare la classe dirigente che governerà la città e il programma che questa dovrà attuare”.

Programma che ancora non c’è “Il programma è importantissimo ma non è poi così difficile da stilare. Lo si potrà scrivere in 7 punti, 10, 20, quanti vorrà la segreteria; ma la strada che abbiamo tracciato e le risorse messe in campo costituiscono già una base solida sulla quale proseguire il cammino. Anche il sondaggio fatto dal Partito ha dimostrato che c’è un largo consenso verso l’operato della amministrazione. Noi abbiamo avviato l’opera di cambiamento, spetterà alla prossima amministrazione proseguire in questa direzione, attuando anche quel rinnovamento che ci viene richiesto e che gli stessi giovani di questa città meritano. Loro sono il nostro futuro”.

Cosa pensa delle Primarie? “Francamente non lo ritengo uno strumento così utile, specie in questa fase di avvio del Partito dove c’è ancora da fare molto. Non so quanto potranno aiutare a mantenere unito il Partito e il programma che presenterà. Non parlo solo per Spoleto, è una considerazione che vale per qualunque città”

E' scettico “Lo sono, su questo mi trovo perfettamente in linea con quello che ha detto Stramaccioni e con le indicazioni fornite dalla segreteria provinciale”

E lei da giugno cosa farà? C’è chi mormora il Presidente del Consiglio comunale. “Ma lasci stare, lo so quel che dicono alcuni. Rispondo a lei quello che dico a quanti mi chiedono la stessa cosa: farò ciò che mi verrà chiesto, qualunque ruolo esso sia…. possibilmente senza disturbare i grandi manovratori” conclude scherzando. “Mi piacerebbe fare da tutor alla nuova classe dirigente, mettere a disposizione l’esperienza che ho fin qui maturato”.

Benedetti o Cintioli? “Ribadisco, ho lavorato 10 anni per l’unità della città. E continuerò a spendermi in questo senso. Ma sia ben chiaro, se vedo qualche pericolo allora scendo in campo”

Dobbiamo dunque attenderci presto un suo intervento, se non ci sarà una veloce intesa fra i Comitati che sostengono Benedetti e Cintioli? “Questione di ore, al massimo due giorni. Il 6 scade il termine per la presentazione delle candidature alle primarie. Prima di questa data romperò questo silenzio che mi sono fin qui imposto per rispetto a tutte le parti in causa e allo stesso Partito. Ma non permetterò a nessuno di lacerare la nostra città”

Un’ultima domanda di attualità, visto che domani ricorre il 2° anniversario della scomparsa di Menotti. Il Teatro Nuovo sarà intitolato al fondatore del Festival dei Due Mondi? “Siamo positivamente predisposti a questa soluzione – dice Brunini – mi pare però opportuno fare prima alcuni passaggi nelle sedi istituzionali, a cominciare dal Consiglio Comunale, e con le associazioni culturali cittadine. Ho apprezzato molto lo stimolo che è venuto in tal senso dagli spoletini e ne terremo conto”