Spacciatore di cocaina con le mani nel sacco in un casolare ad Assisi - Tuttoggi.info

Spacciatore di cocaina con le mani nel sacco in un casolare ad Assisi

Redazione

Spacciatore di cocaina con le mani nel sacco in un casolare ad Assisi

Clienti anche da Collestrada, Ponte San Giovanni e Cortona | Il blitz dei Carabinieri
Sab, 23/01/2016 - 12:06

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Non è stato semplice risalire allo spacciatore che, in base a quanto riferito dai Carabinieri di assisi, riforniva di droga moltissimi giovani del comprensorio ed altrettanti di Collestrada e Ponte San Giovanni. Numerose le segnalazioni giunte ai Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile da parte dei cittadini che notavano, in località Sant’Egidio, un continuo viavai di giovani e meno giovani, che alle più disparate ore del giorno e della notte passavano da quelle parti.

I Carabinieri hanno dunque fatto partire le indagini: i militari hanno condotto una lunga serie di appostamenti e di accertamenti, hanno seguito i clienti del presunto spacciatore dirigersi verso il casolare occupato dall’uomo. Fino a ieri mattina, quando i carabinieri sono riusciti a fermare un’auto che con più frequenza si recava dal giovane spacciatore (poi scoperto essere di origine albanese). All’interno della macchina, dopo la perquisizione, sono state ritrovate tre dosi di cocaina purissima, acquistata pochi minuti prima. Poco dopo è stata fermata anche una coppia di giovani originari di Cortona, i quali dalla provincia di Arezzo erano venuti a Perugia per rifornirsi di due “palline di polvere bianca”. Sono stati tutti segnalati alla Prefettura di Perugia.

Nel primo pomeriggio è poi scattato il blitz, con i militari in divisa e in borghese, impegnati a setacciare ogni angolo del casolare, dove effettivamente abitava un albanese irregolare, già espulso dall’Italia e con alle spalle numerosi pregiudizi penali per reati legati alla droga. Il 31enne è stato trovato in possesso solamente di un paio di dosi di cocaina pronte per essere vendute: in casa c’erano anche un bilancino elettronico di precisione, materiale usato dagli “addetti ai lavori” per il “taglio della sostanza”, e circa 1.000 euro in contanti. Colto con le mani nel sacco, il giovane non ha fornito ai militari alcuna spiegazione, trincerandosi dietro l’assoluto silenzio.

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