Variante Sud, il Comitato chiede il confronto e ne ha per tutti

Variante Sud, il Comitato chiede il confronto e ne ha per tutti: “Serve strada sostenibile”

Alessandro Orfei

Variante Sud, il Comitato chiede il confronto e ne ha per tutti: “Serve strada sostenibile”

Ven, 25/11/2022 - 13:36

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Bilancio dopo il consiglio comunale aperto

Un confronto subito e non con il progetto definitivo, di fronte al quale non si potrà tornare indietro. Il Comitato Variante Sud, dopo il consiglio comunale aperto del 9 novembre, è un fiume in piena e ne ha per tutti, mettendo a fuoco schieramenti e posizionamenti.

L’Ing. Simonini ha chiaramente affermato che l’ipotesi di progetto è la fotocopia del 2008 con piccole variazioni di percorso, variazioni volute dal Comune, non legate alle cosiddette antropizzazioni ma sembrano soltanto un modo per accontentare cittadini a scapito di altri, di certo rubano altri ettari al prezioso verde agricolo di pregio già fortemente penalizzato dalla versione 2008. Il confronto fra il vecchio progetto 2008 con la nuova l’ipotesi dell’accesso agli atti smentisce il sindaco, quest’ultima è più impattante ed ha una rotatoria in meno. Questa acclamata proposta dell’Assessore Melasecche che si autodefinisce “Angelo innovatore” fa riferimento ad un preliminare del 2003 ed ha ben poco di innovativo“.

“Prendono i voti contro quest’opera e la promuovono come la panacea”

Quanto all’intervento del sindaco, il Comitato non ci sta: “intende arrivare al progetto definitivo senza informare i cittadini, per poi dire che oramai non si può più tornare indietro. Fare la partecipazione dopo il progetto definitivo è come fare il processo dopo la condanna a morte. Tutto questo solamente per non rinunciare ai soldi. Inoltre si è arroccato su una posizione di netta chiusura, lui stesso dichiara: “Io questo consiglio comunale aperto non l’avrei fatto”. Parlano addirittura di “falso ideologico” in relazione all’amministrazione, perchè “votata perché contraria a quest’opera ora la propone come la panacea. Talmente vero che non è assolutamente citata nel documento programmatico di questa maggioranza“.

Il Comitato contro Sigismondi

Il Comitato se la prende anche il capogruppo del Pd, Elia Sigismondi. “Dovrebbe ricordare che fu proprio la delibera “scarabocchio” mai portata in Consiglio ma inviata alla Quadrilatero che diede origine all’ecomostro 2008. Delibera partorita il 19 Gennaio 2004 dalla Margherita suo partito, era anche il partito di Luigi Casini, dal quale prese subito le distanze fondando il Comitato, e con il prezioso aiuto di Raffaele Annibali e Piero Fabbri si scoprirono le malefatte. Margherita da mettere alla gogna, fecero persino un ordine del giorno dove si dovevano discutere le dimissioni del consigliere Casini perché come comitato organizzava incontri pubblici per portare a conoscenza dei cittadini l’argomento variante sud“.

Stoccata per Patriarchi

Stoccata anche per Giovanni Patriarchi: “Ha ragione a sostenere che il percorso del progetto preliminare Dicembre 2003 era troppo invasivo per la frazione di Sterpete. Peccato che la sua miopia politica ignorava e ignora il disastro arrecato all’ospedale, la divisione delle altre frazioni a sud della città e lo scempio delle aziende locate nel sempre più prezioso verde agricolo di pregio”. Il Comitato se la prende anche con la Consulta per la mobilità sostenibile, fortemente voluto dal Comune, “venuta a conoscenza dell’argomento solo tramite il nostro comitato“.

Serve una strada sostenibile

Sulla realizzazione di un’opera sostenibile – prosegue il Comitato – siamo in perfetta sintonia con i consiglieri di maggioranza e di opposizione che sollecitano l’amministrazione ad ascoltare le istanze del comitato e dei cittadini. Fortunatamente ad oggi non abbiamo ancora il progetto definitivo quindi siamo in grado di rivedere ogni ipotesi. In questo delicato momento costretti a far fronte ai cambiamenti climatici dove tutti parlano di transizione ecologica, economia circolare, dove i nuovi piani regolatori sono a consumo suolo zero o addirittura restituiscono il verde alle campagne, dove si raccomanda la Sostenibilità e il rispetto all’ambiente, nelle grandi città si sta addirittura orientando il traffico a 30 km/h. L’Amministrazione della nostra città risponde invece con una Strada di categoria C1 (destinata al traffico pesante a scorrimento veloce 90 km/h), difforme dal PRG convoglia il traffico pesante a pochi metri dall’ospedale, configurata al posto della prevista viabilità urbana di tipo “E”, inoltre oltraggia frazioni e aziende agricole, è dannosa allo sviluppo industriale di una importante multinazionale, penalizzando così anche il futuro dell’occupazione“.

Ripensare l’opera

Il Comitato ricorda i professionisti che hanno sostenuto negli anni la loro posizione. “Tuttavia se il progetto Quadrilatero di collegamento extraurbano fra la SS3 e la SR316 deve andare avanti, il nostro piano regolatore lo prevede, collegando la zona industriale di S.Eeraclio, il Biodigestore e le zone industriali di Bevagna e la Paciana. Per questo invitiamo l’Amministrazione a ripensare l’opera con costi minori e benefici maggiori. Un’ipotesi che fu ben illustrata dal Consigliere Provinciale Enrico Bastioli nel Consiglio Comunale aperto del 26 Gennaio 2012. Ora vogliamo il confronto con le istituzioni preposte, come suggerito dai consiglieri di maggioranza e di opposizione durante il Consiglio Comunale aperto“.

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