Un vero e proprio raid teppistico, quasi una sorta di ‘spedizione punitiva’ ai danni della taverna del rione Morlupo, in pieno centro storico a ridosso di Corso Cavour.
Un atto che – almeno con queste modalità – non ha precedenti nella storia della Quintana. Decisamente una brutta scoperta per il popolo rosanero.
Ieri sera la scoperta: la Locanda del Lupo Moro oltraggiata da scritte vergate con vernice spray, panche rotte, tavolini danneggiati, porte forzate e attrezzature vandalizzate. Un danno non solo economico, uno schiaffo in faccia ai tanti rionali che si impegnano volontariamente per il bene della contrada, della città e del mondo quintanaro.
Stando alle prime ricostruzioni, il caos si sarebbe scatenato tra le 19.30 e le 20.30 di ieri sera quando non c’erano più rionali all’interno dei locali. E’ stata forzata la serratura del portone principale in legno e un volta all’interno, i teppisti si sono scatenati.
Immediata la richiesta d’intervento delle forze dell’ordine, sul posto è giunta prontamente una pattuglia della Polizia del Commissariato di Foligno per i rilievi e le operazioni del caso.
Durissimo lo sfogo della priora Elisabetta Maggi Leoncilli Massi.
“Amiamo questa manifestazione, gestiamo un patrimonio con tanto amore, coccoliamo e difendiamo ogni cosa con il nostro volontariato. Poi, entri una sera, e vedi questo scempio – racconta – atti vandalici, eseguiti da bande composte da persone italiane”.
L’accusa della priora del Morlupo è quindi netta e ben precisa, e si toglie anche altri sassolini dalle scarpe.
“Questi piccoli vandali, anzi delinquenti – incalza – vengono sostenuti dalle varie associazioni che s’impegnano nel sociale. Dobbiamo solo vergognarci, perchè aiutiamo e facciamo crescere solo persone che non portano rispetto alla nostra società”.
Ma non finisce quindi, perchè ora saranno le autorità competenti a seguire la vicenda.
“Sicuramente andrò a fondo a questa cosa, come priore, ma soprattutto come cittadina italiana – sottolinea – sempre disponibile ad aiutare il prossimo,ma non disposta ad aiutare persone irrispettose. Ora – conclude – vediamo di cosa sarà capace la giustizia”.
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