Violata ancora la rete aziendale, dopo il caso di aprile con la richiesta di denaro per riavere le informazioni e la denuncia alla polizia postale
Nuovi attacchi informatici alla Usl Umbria 2, dopo quello dello scorso 11 aprile, quando il sistema dell’Azienda era stato violato, mandando in tilt la rete e alcuni computer. Almeno tre le nuove incursioni di hacker al sistema negli ultimi giorni.
La richiesta di un “riscatto” per decriptare le cartelle cliniche
Il precedente attacco aveva portato alla criptazione di 200 mila cartelle cliniche di pazienti. Con tanto di richiesta di riscatto in denaro per decriptare il materiale. E per sbloccare i computer che erano andati in tilt.
Ovviamente l’Azienda non ha pagato il “riscatto” e la cosa è stata portata all’attenzione della polizia postale. L’indagine sembra portare a server dell’Est Europa, senza tuttavia poter risalire materialmente agli autori della tentata estorsione.
L’Azienda, all’epoca, aveva confermato che potevano “essere stati sottratti dati sensibili anche dei pazienti“. Cosa che sembra sia effettivamente avvenuta.
In pratica il virus ha criptato alcuni computer e i dati in essi contenuti. Tra cui circa 200 mila cartelle.
Così il virus ha infettato tanti pc della Usl 2
L’incursione – come hanno poi raccontato alcuni dipendenti – era stata preceduta da un messaggio, ricevuto per posta elettronica, in cui si invitava nel fine settimana a non spegnere il pc della propria postazione, per consentire un’aggiornamento della rete. In realtà, in questo modo è stato possibile infettare gran parte dei computer lasciati accesi.
Mail dall’Est Europa
Un caso gravissimo. A cui sono seguiti altri tre attacchi negli ultimi giorni.
Alcuni dipendenti, tra l’altro, lamentano il fatto di ricevere sulla propria mail aziendale pubblicità e comunicazioni da Croazia e altri Paesi dell’Est Europa. Segno che nella rete aziendale, magari per l’uso privato dei pc fatto da alcuni dipendenti, è possibile far transitare virus.