UN SONDAGGIO DEL PD NAZIONALE VEDE BENEDETTI PIU’ VOTATO DI CINTIOLI. ANCHE SE IL CANDIDATO DEL PDL VINCEREBBE CON ENTRAMBI. AGGIORNAMENTO: SMENTITO IL SONDAGGIO, E' "GIALLO" - Tuttoggi.info

UN SONDAGGIO DEL PD NAZIONALE VEDE BENEDETTI PIU’ VOTATO DI CINTIOLI. ANCHE SE IL CANDIDATO DEL PDL VINCEREBBE CON ENTRAMBI. AGGIORNAMENTO: SMENTITO IL SONDAGGIO, E' “GIALLO”

Redazione

UN SONDAGGIO DEL PD NAZIONALE VEDE BENEDETTI PIU’ VOTATO DI CINTIOLI. ANCHE SE IL CANDIDATO DEL PDL VINCEREBBE CON ENTRAMBI. AGGIORNAMENTO: SMENTITO IL SONDAGGIO, E' “GIALLO”

Ven, 23/01/2009 - 23:58

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Si tinge di giallo il sondaggio voluto dal Pd sulle candidature di alcuni esponenti del Partito di Spoleto. In questi minuti infatti arriva la smentita, alla notizia anticipata stanotte da TO®, del segretario Dante Andrea Rossi: “Dopo aver anche sentito il segretario regionale Bruscolotti e l’onorevole Giampiero Bocci – dice al telefono Rossi – smentisco categoricamente che il Partito sia in possesso di dati relativi ad un sondaggio fra i due nostri candidati alle Primarie (Cintioli e Benedetti, n.d.r.) e un autorevole esponente del Pdl. Quello espletato a livello regionale è stato solo un sondaggio di merito, per tastare il polso all’elettorate su alcuni temi e problematiche a carattere generale e che ha interessato la nostra città come quelle di Terni Perugia, Bastia e Foligno. Risultati che sono stati presentati oggi in conferenza da Maria Pia Bruscolotti. Resta dunque valido il sondaggio fatto dal nostro Partito nello scorso autunno che dava percentuali ben più alte di apprezzamento sia sotto il profilo del governo della città, sia sui nomi di alcuni dei nostri politici più in vista. Sia Benedetti che Cintioli hanno riportato risultati più che lusinghieri e sempre sopra ad esponenti del Pdl”. “Se fosse vero quanto da voi anticipato e persino certe percentuali che stanno girando in queste ore e che vedrebbero addirittura i candidati del Pd uscire sconfitti per mano di un esponente del centro destra, mi sembra inevitabile che nè Benedetti, nè Cintioli sarebbero più candidabili. E si dovrebbe ricorrere a qualcuno di più autorevole. La vocazione a farci male non ce l’abbiamo!”.

Di più Rossi non dice, rimandando ad un comunicato che spedirà fra domani e lunedì. Dunque non rispondono al vero le informazioni che Tuttoggi.info aveva ricevuto: vale solo la pena sottolineare che le stesse erano state confermate da ben tre autorevoli esponenti del piddì, uno dei quali dirigente regionale. (Aggiornato alle 18.30 del 24.01.2009)

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Sarebbe Daniele Benedetti e non Giancarlo Cintioli il candidato del Pd su cui puntare per vincere le prossime elezioni amministrative contro il Pdl. E’ l’esito, clamoroso, del sondaggio lanciato in Umbria dalla segreteria nazionale del piddì in vista della prossima tornata elettorale. Un sondaggio rimasto nel cassetto dei dirigenti romani di Veltroni e il cui risultato è emerso solo in queste ultime ore. Anche Tuttoggi.info se ne era interessato (clicca qui) ma era stato pressochè impossibile riuscire ad ottenere il sepur minimo dato.

Dicono da ambienti romani che il documento, stilato da una nota società demoscopica, ha interessato tre città umbre: Perugia, Terni e appunto Spoleto. Il campione di elettori sarebbe stato chiamato a scegliere fra un “autorevole” rappresentante del centro destra (impossibile conoscere al momento il nome, forse si tratta del senatore Valentini) e i due candidati del Pd, Benedetti e Cintioli. In entrambi i casi il rappresentante del Popolo delle Libertà risulterebbe più apprezzato dei due avversari del piddì. Ma con una differenza sostanziale. Nel caso di Daniele Benedetti lo scarto sarebbe pressochè irrilevante (si parla di 1-2 punti di vantaggio in favore del Pdl). Più netto il divario con Cintioli, che accuserebbe un distacco di oltre 5 punti.

Solo in tarda serata arrivano dalla Capitale le prime, tiepide conferme a questo sondaggio destinato forse ad aprire nuovi scenari. Forse non è un caso che sia stato fatto trapelare proprio in questo momento. D’altra parte un po’ ovunque in Italia si sta evitando di andare alle Primarie, strumento troppo innovativo (per un partito troppo nuovo) che rischia solo di acuire le tensioni interne. Un segnale del vertice per cercare di far trovare un accordo ai due candidati? E’ probabile. Ma solo domani se ne saprà di più.


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