È di circa 70 milioni di euro il conto dei danni all'agricoltura umbra di un'estate pazza che è stata segnata dalla peggiore siccità da quasi 10 anni. È la prima stima dei danni al comparto agricolo regionale stilata dalla Coldiretti dellUmbria, in seguito agli eventi siccitosi degli ultimi mesi, che hanno portato (o porteranno) a un calo produttivo rilevante (30 40 %) per mais, girasole, uva e foraggio, ma anche per tabacco (20%) e olive, la cui raccolta rischia di essere dimezzata. Il persistente caldo e la prolungata siccità legata allarrivo di ripetute ondate di calore – spiega Coldiretti – hanno causato ripercussioni negative importanti anche sugli allevamenti zootecnici, dove lo stress nel bestiame per leccessivo caldo, ha provocato una riduzione della produzione di latte. In particolare in alcune zone marginali di collina, come nell'Alta Valle del Tevere e nell'eugubino-gualdese, gli allevatori sono dovuti ricorrere alluso di autobotti per abbeverare il bestiame, con un conseguente incremento dei costi aziendali. Per questo diventa fondamentale garantire maggiore sostenibilità economica agli approvvigionamenti di emergenza, con il diretto coinvolgimento degli enti pubblici preposti.
Come dichiarato anche dal presidente nazionale – afferma Alberto Bertinelli, direttore della Coldiretti Umbria – dopo un'estate così difficile, sono a tutti più chiari gli effetti dei cambiamenti climatici nei confronti dei quali occorre intervenire con misure finanziarie per affrontare l'emergenza, ma anche con misure strutturali con le opere per la conservazione e distribuzione dellacqua e il necessario potenziamento degli invasi per lavvenuta modifica della distribuzione della pioggia. L'incontro degli Assessori all'agricoltura con il Ministro delle Politiche Agricole è fissato il 5 settembre per decidere gli interventi di sostegno da adottare.