Si è svolta ieri pomeriggio (venerdì 30 gennaio) la cerimonia di commemorazione per la morte di Donato Fezzuoglio, il giovane carabiniere ucciso il 30 gennaio del 2006 nel tentativo di sventare una rapina ai danni della filiale della Monte dei Paschi di Siena.
In via Andreani, nel luogo in cui l’appuntato perse la vita, autorità civili, autorità militari, familiari e amici di Donato si sono ritrovati per ricordare il sacrificio del loro eroe. Erano presenti il sindaco Marco Locchi con la fascia tricolore , i vertici dell’Arma dei Carabinieri, tra cui il comandante della Legione Carabinieri Umbria generale di brigata Roberto Boccaccio, il comandante provinciale di Perugia colonnello Cosimo Fiore, il comandante della compagnia di Città di Castello capitano Alfredo Cangiano, il comandante della stazione di Umbertide maresciallo Antonio Raganato, la vedova di Fezzuoglio, Emanuela Becchetti con al petto la medaglia d’oro al valor militare alla memoria consegnatale dall’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il figlio Michele e il fratello Mario.
Sulle note del silenzio è stata quindi deposta una corona di alloro ai piedi della lapide che in via Ardreani ricorda Donato, “fulgido esempio di eroismo, di elette virtù militari ed altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”. Al termine della cerimonia civile, si è svolta la cerimonia religiosa con la celebrazione della santa messa officiata dal vescovo mons. Mario Ceccobelli presso la Chiesa di Cristo Risorto. “Oggi è il giorno del dolore e del ricordo – ha affermato il sindaco Locchi – Per il nono anno consecutivo Umbertide commemora il suo eroe, quest’anno con un po’ di sollievo in più, dal momento che ad ottobre la Corte d’Appello ha confermato l’ergastolo per i suoi assassini. Con questa condanna non potremo certo far tornare in vita Donato, ma potremo finalmente mettere la parola fine su una vicenda che ha segnato tristemente la storia della nostra comunità”.