Il compartimento polizia postale e delle comunicazioni di Perugia, in collaborazione con i compartimenti di Roma, Torino, Milano e Venezia, ha eseguito 11 decreti di perquisizione delegati dalla procura del capoluogo umbro al termine di una lunga ed articolata attività d’indagine iniziata nel territorio perugino dopo due episodi di attacchi ai bancomat avvenuti, con la tecnica dello ‘skimmer’, ovvero del pannello usato per carpire i codici delle carte. Tre le persone arrestate.
Le indagini, iniziate dopo il sequestro di uno degli apparecchi collocato nella zona di Santa Maria degli Angeli, avevano permesso di individuare tre cittadini romeni i quali, partiti da Latina alla volta del territorio umbro, si erano subito dileguati dopo l’intervento della polizia. L’attività d’indagine, svolta dapprima con l’analisi dei tabulati di traffico di cella e telefonico, si è poi sviluppata attraverso le intercettazioni telefoniche. I lunghi mesi di indagine hanno consentito di far luce su una articolata associazione a delinquere composta da cittadini romeni i quali nelle città di Latina, Vicenza, Milano, Monza, Torino e Cuneo era in grado di colpire i bancomat degli istituti di credito e i Pos degli impianti di carburante, catturando i dati delle carte di credito che venivano poi clonate o utilizzate per il rifornimento dei molti automezzi in uso alla banda. Durante le perquisizioni sono state arrestate tre persone di spicco dell’organizzazione e scoperto il ‘covo’ ove veniva preparata l’attrezzatura, con il sequestro di carte di credito clonate e calchi degli apparati skimmer e dei congegni per il clash trapping. Uno dei tre soggetti arrestati è risultato in possesso di documenti d’identità contraffatti e destinatario di un provvedimento di cattura internazionale emesso dalla Romania per tentato omicidio. Alla sua identificazioni si è arrivati, dopo molti mesi, grazie allo scambio di informazioni con la polizia rumena e con Europol.
Gli altri due arrestati, già gravati da precedenti penali specifici, sono risultati essere i manufacturer dell’organizzazione. Le perquisizioni hanno dato esito positivo consentendo anche di sequestrare 5mila euro in contanti frutto di un furto perpetrato in un esercizio commerciale della zona di Cuneo nella notte precedente il blitz.