Truffa informatica continuata. E’ questa l’accusa ai danni di un uomo e una donna originari di Napoli, il 39enn D.L. e la 31enne D.F.G., entrambi denunciati dalla Polizia di Città di Castello.
Già con numerosi precedenti penali specifici alle spalle, i due offrivano, via internet, lavoro a domicilio. L’investimento iniziale, di poche decine di euro, ha consentito l’adesione di numerose persone che, in cerca di un guadagno alternativo, inviavano denaro in cambio di presunti lavori da svolgere presso la propria abitazione.
I lavori richiedevano abilità manuali e prevalentemente consistenti in attività di imbustamento e assemblaggio di oggetti vari. Dopo qualche tempo, a chi aveva aderito, veniva richiesto un ulteriore investimento, nell’ordine dei 100-200 euro, per perfezionare la spedizione del materiale.
Atteso invano qualche settimana, il materiale promesso non arrivava, e per gli aderenti risultava impossibile contattare i numeri segnalati. Sono qualche decina i truffati che si sono rivolti al Commissariato di Città di Castello per segnalare l’accaduto. Tra essi anche alcune persone che, in conseguenza della perdita del lavoro principale, non avendo altra fonte di sostegno, avevano individuato in questa possibilità un canale da seguire per poter guadagnare pochi spiccioli.
In particolare un tifernate che, ricevuto un anticipo sull’ultima busta paga prima del licenziamento, aveva investito parte del denaro nella speranza di poterne ricavare un guadagno duratura nel tempo.
In passato anche la trasmissione televisiva “Striscia la Notizia” si era occupata dell’attività speculativa e truffaldina della coppia.