"Truffa della Porchetta", Individuato l'autore del raggiro - Tuttoggi.info

“Truffa della Porchetta”, Individuato l’autore del raggiro

Redazione

“Truffa della Porchetta”, Individuato l’autore del raggiro

Nello scorso maggio l'imbroglio ai danni di una ditta di San Giustino
Mer, 30/07/2014 - 14:27

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La polizia di Città di Castello, dopo un’approfondita attività d’indagine, è riuscita ad individuare gli autori della “truffa della porchetta”, perpetrata mesi fa ai danni di una ditta di lavorazione carni con sede in San Giustino.

I fatti risalgono allo scorso maggio. I truffatori si erano spacciati per commercianti alimentari e titolari di un agriturismo in Toscana. Acquistando all’ingrosso un primo stock di carne macellata in tronchi di porchetta, e pagandolo regolarmente con un assegno, i malviventi erano riusciti ad ottenere anche la fiducia del grossista sangiustinese. A questo punto gli “acquirenti” avevano richiesto un ulteriore ordine per circa 3000 euro totali.

La truffa – La merce avrebbe dovuto essere consegnata presso un capannone industriale sito a Prato e il pagamento, come la prima volta, sarebbe dovuto avvenire sempre tramite assegno. Quest’ultimo, però, depositato in banca giorni dopo, era risultato oggetto di denuncia per smarrimento, dunque non esigibile. Il grossista ha quindi cercato invano di mettersi in contatto con l’acquirente, resosi irreperibile.

L’attività di Polizia ha permesso di accertare che il documento utilizzato dal truffatore era intestato al titolare di una società con sede in Molise e deceduto da tempo. Il capannone industriale a Prato (millantato quale sede della ditta), inoltre, era nella disponibilità di altri soggetti, che nulla avevano a che fare con i truffatori.

Il prosieguo dell’attività investigativa ha permesso di ricostruire il sodalizio criminoso e di individuare, tra gli altri, anche un 56enne di origine foggiana, M.C., autore materiale della truffa e non compiutamente identificato nella prima fase delle indagini. Per l’uomo è stato richiesto un mandato di custodia cautelare in carcere alla competente A.G.  Gli autori della truffa, al momento, sono anch’essi detenuti in custodia cautelare in carcere a seguito di un analogo procedimento penale, originato dall’attività investigativa svolta dall’Arma dei Carabinieri di Pistoia.

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