Una voce autorevole affronta il tema della revisione delle circoscrizioni giudiziarie e del futuro del Tribunale.
Il Procuratore della Repubblica di Spoleto, Dott. Gianfranco Riggio, intervenendo nel dibattito “al quale –ha detto– ritengo di poter dare – con specifico riferimento al territorio in cui da anni vivo ed opero – un contributo, sorretto da una esperienza professionale ultraquarantennale e immune da ogni sospetto di parzialità in ragione della mia condizione anagrafica (personale e di carriera)”, ha manifestato al Ministro di Giustizia le ragioni che militano a favore del mantenimento e del potenziamento dell’Ufficio Giudiziario della città. Con la premessa che “un tribunale è il luogo in cui si materializza la presenza dello Stato nello svolgimento della sua funzione fondamentale di tradurre l’astratta solennità della legge in concreti atti dispositivi, destinati a incidere sulla libertà e sul patrimonio dei singoli.”, il Dott. Riggio ha espresso il fermo convincimento che il Tribunale di Spoleto “ha tutti i requisiti per essere non solo escluso dalla lista degli uffici da sopprimere, ma, al contrario, per essere oggetto di ampliamento e potenziamento funzionale. Militano univocamente per il suo mantenimento non soltanto motivi di prestigio storico –continua il Procuratore– che sono comuni a tante altre sedi giudiziarie e possono comunque essere correttamente evocati solo se coerenti con gli obiettivi di funzionalità del sistema- giustizia, bensì ragioni realisticamente connesse alla posizione geografica della città, che si pone come mediana tra i due capoluoghi della Regione umbra. Ragioni, ugualmente oggettive, di contiguità e omogeneità territoriale, inducono ad associare progettualmente al Tribunale di Spoleto l’Ufficio di Todi, in atto Sezione distaccata del Tribunale di Perugia, il cui accorpamento, contestualmente a quello di Foligno, anch’essa attualmente Sezione distaccata di Perugia, comporterebbe l’istituzione di un unico polo giudiziario ottimale per la sua dimensione e il rapporto di proporzionalità e adeguatezza alla popolazione amministrata”.
Le ferme parole del Dott. Riggio che vivendo a Todi e quotidianamente effettuando la trasferta spoletina, ben conosce le peculiarità dei due territori e delle loro rispettive comunità, assumono un valore particolarmente pregnante e testimoniano il profondo radicamento tanto dell’uomo nella propria collettività quanto del magistrato nel proprio Ufficio. Conclude, infatti, il Dott. Riggio “A Spoleto ho deciso di concludere il mio lungo percorso in Magistratura e Todi è la mia patria elettiva, luogo di riferimento della memoria e dei sentimenti familiari: due città come poche nobili e belle, che, al di fuori di impensabili condizionamenti emotivi, di segno meramente campanilistico, hanno sicura vocazione alla istituzione di un unico, razionale ed efficiente presidio della legalità, in virtù della comune matrice storica, culturale e territoriale.”.
Apprezzamento per le parole del Dott. Riggio è stato manifestato dall’Ordine forense spoletino. Il suo Presidente, Avv. Paolo Feliziani, ha personalmente ringraziato il Procuratore della Repubblica ed ha espresso l’auspicio che l’autorevole intervento, certamente destinato a trovare attenzione in sede ministeriale, possa contribuire a supportare il progetto di configurare Spoleto come Tribunale della fascia centrale dell’Umbria, progetto sul quale l’Avvocatura spoletina si era già misurata rassegnando al Ministro Guardasigilli un proprio elaborato, e sulla cui fattibilità sotto il profilo logico-organizzativo la nostra Amministrazione Comunale da tempo ha assunto formali e precisi impegni, così come, più recentemente, si è anche espresso, in risposta a specifici studi ministeriali, il Presidente del Tribunale Dott.ssa Emilia Bellina.
