dei Capigruppo Consiliari (*)
La città di Spoleto, con la cancellazione delle fermate degli Eurostar decise da Trenitalia, subisce un ulteriore grave colpo, che ha conseguenze materiali per la sua economia e d’immagine.Le politiche aziendalistiche di Trenitalia hanno prodotto questo risultato che la città non può accettare. La Conferenza dei Capigruppo rifiuta la motivazione di Trenitalia, che lega la decisione al giudizio di un traffico in partenza da Spoleto insufficiente a coprire i costi, i quanto ritiene che l’Azienda delle Ferrovie Italiane debba svolgere prioritariamente un servizio sociale quale affidataria di un servizio pubblico. Il calo dell’utenza inoltre dipende dagli alti costi dei servizi che ne è la causa prima, alti costi che sono a loro volta legati alle scelte della gestione privata e a quella di privilegiare l’alta velocità, ponendo in secondo piano il traffico locale e regionale. Tutto ciò posto all’interno del quadro di crisi economica, ha come conseguenza la situazione attuale. La Conferenza dei Capigruppo di Spoleto si fa parte integrante di tutte le iniziative intraprese dal Comune e chiede che il provvedimento preso dall’Azienda venga annullato e le fermate ripristinate, si impegna inoltre a compiere tutti gli atti necessari, nelle più diverse sedi per ottenere questo risultato; si pone a fianco delle popolazioni che protestano perché indisponibili a subire questa ulteriore privazione; pertanto la Conferenza dei Capigruppo impegna i parlamentari locali e la Regione Umbria per incrementare le risorse necessarie atte a garantire servizi pubblici ferroviari rispondenti alle esigenze di sviluppo economico e sociale del territorio, anche attraverso il potenziamento di linee trasversali che consentiranno un rapido collegamento tra l’Adriatico e il Tirreno evitando così un ulteriore isolamento viario della nostra regione.(*) Accardi Giacomo, Alleori Enzo, Calabresi Giampiero, Calandri Carlo, Colangeli Patrizia, Di Marco Franco, Fabiani Aurelio, Panfili Giampiero, Silvestri Giuseppa, Spedalieri Paolo e Speranza Gianluca.
