Vederlo dal vivo gli deve aver fatto salire la minima. Ma quando ha sentito un vicino di tavolo – nello stesso ristorante dove aveva finito da poco di cenare Marco Travaglio – fare i complimenti al noto giornalista, le coronarie gli sono pressochè saltate. Ed è stata la bagarre. La macchietta è andata in scena ieri sera, pochi minuti pima delle 21, nel ristorante Il Pentagramma.
Travaglio, accompagnato dall’assessore alla cultura Vincenzo Cerami e da altre persone (tra cui tre affascinanti ragazze), è atteso di lì a poco al Teatro Nuovo per l’inaugurazione della Stagione di Prosa con il suo ‘Promemoria’. Una cena veloce quindi, a base di piatti tipici spoletini. Arriva il momento di abbandonare la sala. L’opinionista di Anno Zero attraversa la saletta attigua, preceduto da Cerami & Co.
Dal tavolo del Club Alè – riunito per la consueta cena mensile – si alza un socio, impiegato in una agenzia assicurativa cittadina, che aggancia Travaglio. “Complimenti per il suo lavoro” fa lo spoletino, dimostrando di apprezzare il cofondatore de “Il fatto quotidiano”. Neanche il tempo di finre la frase che dal tavolo antistante si alza una voce “Complimenti un cazzo!”. Travaglio si gira un sconcertato, notando un omino, una settantina di anni. “Pensi più a se stesso e meno agli affari del presidente Berlusconi” aggiunge ancora l’uomo, molto conosciuto in città per avere uno studio tecnico nel centro storico.
Nel ristorante scende il gelo: ci mancano solo i pinguini e un paio di stalagmiti e l’atmosfera è quella che vivono i vari clienti del rinomato ristorante. Dicono i ben informati che la sparata dello spoletino sarebbe riuscita come d’incanto a spegnere anche il fuoco del camino in cucina. Carbonella inclusa.
Travaglio fa finta di nulla. Ancora un paio di battute con il suo ammiratore – “però non se la prenda sempre con il Cavaliere” dice l’impiegato, “è pressochè impossibile non parlarne” avrebbe risposto il cronista – e via verso l’uscita.
La notizia dell’assalto verbale a Travaglio ha fatto ben presto il giro della città. Impossibile avere conferme dirette. Non parla il titolare del locale, non parlano neanche i soci del club Alè. E il tecnico? Impossibile contattarlo, il cellulare è rimasto spento per tutto il giorno.
(Ca. Cer.)
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