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Torna la XIV Mostra internazionale di Arte Presepiale/ Esposto per la prima volta il presepe dei baroni Franchetti

Redazione

Torna la XIV Mostra internazionale di Arte Presepiale/ Esposto per la prima volta il presepe dei baroni Franchetti

Gio, 05/12/2013 - 14:49

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E’ stata presentata oggi (giovedì 5 dicembre), negli ambulatori dell’ex ospedale in via Cesare Battisti, la 14esima Mostra internazionale di Arte presepiale di Città di Castello. La manifestazione che avrà luogo dal 7 dicembre 2013 (nella Basilica inferiore della Cattedrale) al 6 gennaio 2014, a detta del vicesindaco tifernate Michele Bettarelli “sarà un’edizione dal respiro europeo”. “Il livello dei progetti che si stanno sviluppando a partire dalla mostra sta crescendo – ha continuato Bettarelli – e questo ci ha permesso di entrare in relazione con Gmunden (Austria) e di realizzare con Sansepolcro, Anghiari e Monterchi iniziative di Vallata riconducibili alla tradizione presepistica. Fino a qualche anno fa sarebbe stato quanto meno improbabile ipotizzare un collegamento organico tra i due versanti, che valorizzasse il grande patrimonio di arte e cultura custodito nei luoghi dove il Rinascimento di Piero della Francesca convive con l'Avanguardia di Alberto Burri”.
Il presidente dell’Associazione Amici del presepio Gualtiero Angelini ha poi preso la parola illustrando i punti forti di questa XIV edizione che “avrà un’ala dedicata interamente ai presepisti napoletani. Saranno 55 gli artisti presenti per l’associazione Amici del presepe di Napoli a cui si aggiungerà anche un’altra famiglia, il Gruppo presepistico napoletano, presieduto da Adriana Bezzi Carbone. Riguardo alle nobili casate, per la prima volta a Città di Castello arrivano i presepi siciliani di Caltagirone, che vantano una lunga storia e una tecnica molto originale”.
I protagonisti – Negli spazi, messi a disposizione della diocesi della Basilica inferiore, saranno visibili oltre 200 presepi delle maggiori scuole italiane: Avellino, Sorrento, Cividino, Martinego, Fiorenzuola, Aprilia, Monterchi e il gruppo presepistico di Martinengo, che onora con 30 splendidi diorami i dieci anni di collaborazione con Città di Castello. Saranno, inoltre presenti alla nostra manifestazione molti fra i più grandi artisti italiani di arte presepiale, tra cui Gianni Barison, Gianluca Lombardi, Guido Raccagni, Marco Bonechi, Francesco Invidia, Pietro Pecorari, Ivano Vecchio e tanti altri. Una sezione sarà dedicata alle opere degli artisti dell’Associazione Amici del presepe.
Gmunden – Inoltre, dopo Napoli, Gmunden: quest’anno l’Alta Austria è l’ultima frontiera, grazie ad una collaborazione con la cittadina famosa per la tradizione ceramica e dell’intaglio. “I contatti nati con lo scambio di un unico esemplare nel 2012, sono cresciuti diventando sinergie ad ampio raggio, tanto che quest’anno la chiesa più antica di Gmunden, ospita un evento composto da 25 opere di scuola umbra, realizzate dai maestri tifernati” ha comunicato Bettarelli. Nell’ala nuova della Pinacoteca inoltre, sabato 7 dicembre alle ore 12, sarà inaugurata un’antologia con le più significative opere presepiali della tradizione austriaca. “Una collaborazione culturale ed istituzionale, perché nel frattempo anche le rispettive amministrazioni sono in dialogo e nel fine settimana il vicesindaco di Gmunden, Gotfier Sharabac, e Ingrid Spitzbart, direttrice del museo, saranno a Città di Castello con una rappresentanza cittadina, ricambiando la visita fatta dai tifernati qualche settimana fa”.
Il percorso – Naturalmente attorno al corpo centrale della mostra si sviluppa un itinerario alla scoperta dei presepi attraverso la città. Quindici i siti coinvolti: la cappella Vitelli della Chiesa di San Francesco, che ospiterà 15 statue di gesso alte cento centimetri della ditta più antica d’Italia “Arte di Simone Barsanti”; la Pinacoteca Comunale, dove saranno allestiti anche i presepi in segatura del gruppo tappetari di Camaiore; la chiesa del Buon Consiglio; la sede della Tela Umbra; il museo del Duomo; la chiesa di San Martin D’Upò; il campanile rotondo. Di particolare interesse per la loro originalità sono i presepi realizzati dalle società rionali, Prato e Mattonata e lo stupendo diorama della chiesa di San Giuseppe realizzato ogni anno dalle clarisse urbaniste. Alla Tipografia Grifani e Donati saranno esposte 50 incisioni mai esposte al pubblico riguardanti la natività.
Tra le cose da non perdere spicca il megapresepio realizzato dalla Confraternita jesina nell’ex chiesa di Sant’Apollinare: 50 metri quadrati dedicati al tema della pace nell’installazione Kairos, che porta la firma di Alessandro Camilletti, Vito Collamati e Paolo Vigo. Sessanta statue alte 120 centimetri in una superficie di oltre trenta metri per dire che la pace è un processo culturale sempre possibile con alcuni episodi della vita di Francesco, in particolare l’incontro che si dice ebbe con il sovrano svevo Federico II, nativo di Iesi, e le profezie di Isaia.
L’evento nell’evento di questa XIV edizione è la ricostruzione del presepio che i baroni Leopoldo ed Alice Franchetti commissionarono per la scuola rurale di Rovigliano in località Astucci. Si tratta di un’ambientazione in gesso e copertura di iuta di un presepista austriaco allora di fama internazionale, Sebastian Osterrieder, che lavorava anche per la corte asburgica. Nel 1908 realizzò la scenografia, che, in condizioni precarie, alcune residenti di Astucci, Giovanna Chieli, Vittoria e Marco Marioli, hanno ritrovato ormai più di tre anni fa in un annesso della chiesa parrocchiale. Dopo il ritrovamento si cercò di capire qualcosa di più di questa struttura da cui sono state divelte le statue, tranne il bue e l’asinello, e si affidò al tifernate Sandro Pincardini, il restauro, ora ultimato ed eseguito negli ambulatori dell’ex ospedale in via cesare Battisti. Per celebrare questo presepio e per non spostarlo, la presentazione della XIV Mostra presepiale è avvenuta proprio in loco.
Il vicesindaco Michele Bettarelli ha poi letto una lettera aperta di Luciano Neri, presidente della Tela Umbra, in cui ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile il “recupero e il restauro di un altro pezzo storico del Patrimonio Franchetti”, concludendo così: “l’importante nella vita delle persone non è possedere, ma condividere”.
Bettarelli ed Angelini hanno infine comunicato che in cantiere c’è un’idea per realizzare un museo permanente del presepio, in collaborazione con l’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio e con la Fondazione Cassa di Risparmio, che dovrebbe essere realizzato nella ex chiesa della Madonna della Neve in via San Bartolomeo”.

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