Si è tenuta questo pomeriggio alla Sala delle conferenze di palazzo Trinci a Foligno la presentazione del libro “Professione Peacekeeper: Da Sarajevo a Nassirijah “ di Andrea Angeli e “ Adios – il mio viaggio tra i sogni perduti di una generazione ” di Toni Capuozzo. L’evento è stato curato dall’Associazione Pro Foligno e la Fulginium Art. Il moderatore della presentazione è stato il giornalista Mauro Montali. Presenti numerose autorità quali l’ on. Marina Sereni (Ulivo-DS), l’Ambasciatore. Enrico De Maio, il Generale Mario Marioli, vice comandante in Iraq e il Generale Agostino Pedone.
Il Sindaco della città di Foligno Manlio Marini e il Presidente dell’associazione Pro Foligno, la Prof.ssa Ambra Cenci, hanno curato la presentazione dell’evento. Toni Capuozzo è uno dei più apprezzati giornalisti , vice direttore del TG 5, conduttore–curatore del programma Tv “Terra“. Alla fine degli anni '70, mentre l’Italia precipitava nel baratro degli anni di piombo, Toni Capuozzo sbarcava, seguendo i suoi sogni e i suoi ideali, in Centro America. In pochi anni – viaggiando di continuo tra il Nicaragua della rivoluzione vittoriosa dei sandinisti contro il tiranno Somoza, il Salvador che entrava nel delirio della guerra civile con l'assassinio del cardinale Romero, la Cuba di Castro, l'Argentina delle Falkland e di Borges, l'Amazzonia di Fitzcarraldo – quel giovane approdato per caso al giornalismo diventò un reporter professionista e uomo profondamente convinto della necessità di andare a vedere con i propri occhi ciò che succede. In una foresta di racconti, il famoso giornalista televisivo, inviato di guerra del TG5, rievoca gli anni del suo apprendistato.
Andrea Angeli è invece un peacekeeper fra i più apprezzati dell’Onu. Marchigiano, classe 1956, laurea in Giurisprudenza e in Scienze Politiche, Angeli ha iniziato a lavorare per le Nazioni Unite nel 1987. Il primo incarico è stato a Santiago del Cile, nel delicato passaggio dal regime di Pinochet alla democrazia. Il mandato successivo lo ha portato in Namibia, dove l'Onu doveva realizzare un censimento della popolazione. E’ andato, poi, in Iraq, sul finire del decennale conflitto con l'Iran. Dopo un periodo nella “casa madre” di New York, e un altro in Cambogia, dal 1993 è stato impegnato nei Balcani. Ha vissuto l'assedio di Sarajevo dall' Holiday Inn, bunker della stampa e dei funzionari internazionali, posto lungo l'arteria cittadina ribattezzata Sniper Alley, il “viale dei cecchini”. Nel frattempo si è dedicato alla pubblica informazione, come addetto stampa e poi portavoce. Tale ruolo lo ha ricoperto nel 1998 anche per l'Osce (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa) a Tirana, in Albania. Successivamente ha raggiunto Pristina, in Kosovo, tornando in forza alle Nazioni Unite. Nel 2003 era di nuovo in Iraq, testimone della strage di Nassiriya e vittima degli attacchi alla sede locale della Cpa (Coalition Provisional Authority) dell'anno successivo. Angeli è stato anche a Skopje, in Macedonia, come portavoce della locale missione con il compito di guidare le UE. La sua professione racconta, insomma, le cronache in “prima linea” di un ventennio di storia contemporanea, a contatto con la diplomazia nazionale e onusiana, la stampa mondiale e tante uniformi.
Maria Moroni
