Il ritrovamento della tomba etrusca in località San Donnino è stato un evento tanto positivo quanto inaspettato. La terra ha restituito un tesoro del quale tutta la comunità ha immediatamente percepito l’importanza. L’attenzione (desiderio di informazioni), l’interesse (massima partecipazione ad eventi pubblici) e la vicinanza (sostegno al concorso social che ci ha fatto vincere un premio internazionale) dei pievesi a questo ritrovamento sono stati forza propulsiva per l’Amministrazione. Un impegno quotidiano anche con risorse e mezzi dell’Ente ha garantito un’attività di scavo rapida e risolutiva. Dopodiché l’attività è stata rivolta a far sì che ogni reperto rimanesse qui a Città della Pieve ad arricchire il già vasto patrimonio culturale di cui possiamo pregiarci. Per rendere fruibile il “Tesoro di Laris” verranno istallate specifiche teche (complessivamente cinque) che conterranno l’intera collezione dei reperti restaurati nel laboratorio della Soprintendenza e che verranno adesso riconsegnati per l’esposizione. Le teche espositive sono state acquistate grazie al contributo del Lions Club di Città della Pieve.
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Per questo è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il Segretariato Regionale per i beni culturali dell’Umbria, la Regione Umbria ed il Comune di Città della Pieve per la tutela e la valorizzazione dei reperti rivenienti nello scavo della tomba etrusca in località San Donnino, nel quale la Soprintendenza si impegna a: concedere in deposito temporaneo tutti i beni rinvenuti nella tomba; promuovere la ripresa degli scavi; completare le attività di studio e ricerca sui reperti rinvenuti; coordinare le attività di restauro. La Regione Umbria si impegna a: partecipare alle attività di progettazione; favorire interventi di sostegno alle attività di tutela, recupero, restauro e valorizzazione; sostenere l’attività di promozione culturale. Il Comune di Città della Pieve si impegna a: collaborare nella prosecuzione delle attività di scavo; aderire alle attività di restauro, ricerca e documentazione; conservare tutto il materiale rinvenuto in locali ed espositori idonei in attesa che si acceda a finanziamenti per realizzare un’esposizione definitiva; predisporre un progetto di esposizione definitiva e ricercare i finanziamenti per la realizzazione.
A seguito della sottoscrizione del protocollo questa Amministrazione aveva deciso di presentare entro il 31 gennaio 2017 domanda di concessione di scavo e ricerche alla Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, corredandola di tutta una serie di documenti necessari. Purtroppo, nonostante reiterate richieste, una delle parti interessate non ha rilasciato una liberatoria indispensabile per il rilascio della concessione e ciò ha pregiudicato l’avvio di nuove attività di ricerca che si spera sempre di poter riprendere.
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