Todi Festival, ecco i numeri della 37^ edizione | Ruggiano, "Straordinaria" | E presenze e biglietti venduti? - Tuttoggi.info

Todi Festival, ecco i numeri della 37^ edizione | Ruggiano, “Straordinaria” | E presenze e biglietti venduti?

Carlo Vantaggioli

Todi Festival, ecco i numeri della 37^ edizione | Ruggiano, “Straordinaria” | E presenze e biglietti venduti?

Gio, 07/09/2023 - 15:37

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Ruggiano: “Grande edizione per qualità, presenze e visibilità. Tra le migliori dell’ultimo decennio”. Ma presenze e biglietti?

Restiamo sempre molto affascinati da certi comunicati stampa che arrivano in Redazione. Ancora oggi dopo tanti anni ci domandiamo quale metodo o quale strana attrazione amorosa o compulsiva attanagli i vari uffici stampa, quando iniziano a riempire i testi di aggettivazioni magniloquenti ogni due righe di testo.

E’ pur vero che ogni Scarrafone è bell’ a mamma soja, ma da questo a passare al fideismo senza un domani sul verbo incarnato, ce ne passa. Inoltre troviamo francamente molto deludente l’atteggiamento di mancato rispetto nei confronti delle redazioni che ricevono questi Rotoli di Qumran, dando forse per scontato che tanto finiranno nel mare magnum del copia e incolla giornaliero, senza che nessuno ci butti un occhio.

E invece, vostro malgrado, c’è ancora qualche sottoscala di giornale che l’occhio ce lo butta, anzi anche due. E il comunicato del Todi Festival 2023 è un classico esempio della pretesa di far credere che Cristo è morto di freddo.

Nessuno si azzardi a metterci in bocca poi che questo è un attacco ad alzo zero verso la manifestazione, che riteniamo invece debba sicuramente continuare ad esistere per una serie innumerevoli di motivi. Non foss’altro quello che il vecchio patron e artefice dei successi di TF nei decenni passati, Silvano Spada raccontò proprio a TO, nella conferenza stampa di chiusura dell’edizione n°29 (2015), nell’ultima sua direzione artistica: “Il Direttore artistico, vero, assoluto, il maestro, il genio è stato Gian Carlo Menotti. Io sono uno che l’ha guardato, ammirato, rispettato e in qualche modo ho cercato di imparare da lui. Non ce ne sono altri, come lui, in grado di assumersi anche il rischio di impresa”.

Era importante citare Spada e l’episodio in questione perché l’approccio e lo stile di relazione con la stampa, in quella edizione (ma come in altre precedenti), era profondamente diverso dall’attuale, sicuramente rispettoso! Punto e basta.

Nessuno, nelle direzioni artistiche precedenti anche a Spada, come quelle del compianto Maurizio Costanzo o di Simona Marchini, si sarebbe mai sognato di mandare la pappa col pomodoro a una redazione tentando in maniera nemmeno tanto velata di ciurlare nel manico circa i dati di sbigliettamento e di riempimento dei luoghi di spettacolo, teatri e quant’altro.

In tal senso abbiamo letto e riletto almeno 4-5 volte il comunicato del duo Guarducci-Ruggiano, nel quale non v’è traccia degli unici due dati fondamentali per una manifestazione “straordinaria”: il numero dei biglietti venduti e il numero degli spettatori presenti a teatro. Il minimo che ci si aspetta dopo che nel titolo del comunicato si millanta (a questo punto) quanto segue: “Todi Festival 2023: i numeri di una straordinaria 37esima edizione“.

Inoltre, facciamo modestamente presente ai lettori (dopo aver seguito per una vita intera il Festival dei Due Mondi e Umbria Jazz) che dire di uno spettacolo che è soldout, e basta, non vuol dire un bel nulla se non si chiarisce come si è costruito il soldout. Giusto per fare un esempio sciocchino, fatti 100 i biglietti disponibili, si dà il caso che si possano essere venduti realmente 30 biglietti e magari gli altri 70 vengano emessi ad 1 euro o per regalarli o come omaggio riempi-teatro. In tal senso fanno fede i modelli d’obbligo per la Siae, come il C1.

Trattasi di esempio, lo ripetiamo a scanso di equivoci, che torna utile per capire come costruire una edizione “straordinaria” o addirittura “la migliore dell’ultimo decennio” (Sindaco Ruggiano dixit) sia un lavoro complesso che non può fare a meno dei due elementi che invece mancano proprio nel comunicato stampa in questione.

Per carità, i dati sulla diffusione social sono fantastici e ne siamo molto colpiti.

Sarebbe lungo, e anche interessante, discutere invece su cosa una Direzione Artistica può o dovrebbe fare per creare un evento che sia all’altezza della situazione. Di fatto, e ancora una volta, spettatori e biglietti venduti sono sicuramente un metro affidabile di misura. Ma non spetta al giornalista dire cosa è meglio per una città come Todi e per la sua manifestazione “principe”, il Todi Festival.

Quello semmai che va tenuto sotto osservazione, è che la kermesse tuderte gode di contributi pubblici e dunque è segno di rispetto (per redazioni e pubblico), ma anche un obbligo, far conoscere se si sta procedendo sulla giusta via o se ci sono correzioni da fare. Se paga Pantalone, per forza il conticino va illustrato con dovizia di particolari. a meno che non si è il Marchese del Grillo che straccia il conticino di Aronne Piperno ebanista perchè lui è lui e gli altri non so un ca…!!

Ed allora attendiamo fiduciosi o una conferenza stampa finale (che al momento non c’è stata) o uno “straordinario” comunicato in cui ci si faccia sapere quanto è bello ‘O Scarrafone, ma non solo per la mamma.

E per favore, Eugenio Guarducci e Sindaco Antonino Ruggiano, non mandateci più comunicati stampa che offendono la nostra intelligenza, non è proprio carino!


Il testo completo del comunicato stampa del Todi Festival

È tempo di bilanci per Todi Festival che domenica ha chiuso la sua 37esima edizione con il soldout di Stefano Massini e Luca Barbarossa e del loro applauditissimo spettacolo La verità vi prego sull’amore.

Ottavo anno consecutivo di affidamento all’Agenzia Sedicieventi con la Direzione Artistica di Eugenio Guarducci, Todi Festival è stato realizzato con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo, con il patrocinio e il contributo di Comune di Todi, Regione Umbria, La Consolazione E.T.A.B e in partnership con la Fondazione Progetti Beverly Pepper.

Il Todi Festival continua ad arricchire, con la sua forte caratterizzazione, l’offerta culturale dell’Umbria – dichiara Paola Agabiti, Assessore regionale alla Cultura – contribuendo a rafforzarne l’immagine attraverso una pluralità di iniziative, la cui qualità è testimoniata anche dalla grande attenzione rivoltaci dalla stampa nazionale”.

Quella appena conclusa – afferma il Sindaco di Todi, Antonino Ruggiano è stata una grande edizione, tra le migliori dell’ultimo decennio. Lo è stata per la qualità complessiva della proposta, fatta di tante esclusive, per le presenze nei teatri e nelle sale, sempre numerosa, per gli artisti che hanno caratterizzato il cartellone e, non da ultimo, per un riscontro sui mezzi di informazione nazionali e regionali senza precedenti. Un elemento quest’ultimo che rappresenta da sempre un valore aggiunto ai fini della promozione della città quale luogo di bellezza e di cultura e quale meta turistica qualificata”.

Non possiamo che essere soddisfatti– dichiara Eugenio Guarducci, Direttore Artistico del Todi Festival – per il vasto consenso che abbiamo registrato nel corso di questa edizione e che fin dall’inizio di questa avventura è stato alla base della nostra missione: mantenere alto il profilo di questo brand proteggendone il suo DNA e in particolare l’impareggiabile lavoro svolto dal suo fondatore Silvano Spada”.

Passando al resoconto in numeri: Todi Festival ha mantenuto anche quest’anno il consueto format articolato in 9 giornate di eventi, dislocati in ben 18 luoghi della città, con oltre 120 artisti coinvolti. Ben 23 le proposte in esclusiva tra debutti o anteprime, nazionali e regionali, di cui 2 coproduzioni Todi Festival: lo spettacolo inaugurale Vita meravigliosa, omaggio a Patrizia Cavalli frutto della collaborazione con Argot Produzioni e lo spettacolo di danza contemporanea WHAT’S YOUR nAIM? con il quale, insieme a Cornelia Dance Company, Todi Festival è tornato dopo anni a produrre uno spettacolo partendo dalla sua ideazione fino alla distribuzione.

Applauditissimi gli spettacoli in programma al Teatro Comunale e al Teatro Nido dell’Aquila, sede della rassegna Todi Off e dei suoi 5 spettacoli dedicati al teatro e alla danza contemporanei e di ricerca. Carta vincente anche l’innesto all’interno della programmazione main stage di uno spazio dedicato alla poesia, interpretata quest’anno da una straordinaria Vivian Lamarque, la contaminazione tra mondo reale e mondo virtuale con il nuovo format dell’info show condotto da Marco Camisani Calzolari, fino all’intensa parentesi musicale aperta con il concerto della BIO-Blind International Orchestra che ha portato in scena musicisti non vedenti e ipovedenti. Sempre rilevante lo spazio riservato alla prosa con nomi di spicco, oltre a quello di Iaia Forte, della scena teatrale italiana: Pierpaolo Sepe che ha firmato la regia di Vecchi tempi, Antonella Attili e Giorgio Colangeli, applauditissimi coprotagonisti di Le volpi. L’atteso concerto di Madame, organizzato da Moon in June ha invece portato a Todi centinaia di fan della giovane ma già popolarissima artista.

Soddisfazione anche per le esperienze formative, tra masterclass e laboratori, che si sono svolte presso il Palazzo del Vignola. Assiduamente frequentate da oltre 20 allievi provenienti da tutta Italia, hanno rappresentato per i partecipanti una preziosa opportunità di studio e lavoro condiviso, vissuta con un entusiasmo pari all’impegno mostrato dagli instancabili docenti: Matteo Tarasco e Viviana Raciti.

Sfida vinta anche per i numerosi eventi collaterali: dal concerto del Collegium Tiberinum con le Giovani bacchette del maestro Fabrizio Dorsi protagoniste della XXVII edizione del Corso di Avviamento alla Direzione d’Orchestra, passando per l’emozionante spettacolo Dammi la tua parola che siamo nello stesso mondo interpretato dalle ospiti del Centro DCA-Disturbi del Comportamento Alimentare e per l’intensa testimonianza di Marco Gregoretti sul difficile quanto appassionante mestiere del giornalista raccontato in Church’s e stivaloni di gomma. Tre morti, due feriti e… fino al concerto per organo che ha visto protagonista il virtuoso James Orford organista in residenza presso la cattedrale di Westminster a Londra.

Sotto i riflettori anche le performance di tante giovani energie tuderti in scena quest’anno. Tra queste la compagnia On_Off con il debutto dello spettacolo di danza contemporanea Half_Human e i due concerti conclusivi dello stage estivo dell’Orchestra Cocchi-Aosta che negli anni ha visto la partecipazione di oltre 400 giovani musicisti tra gli 11 e i 18 anni.

Ampio spazio all’arte contemporanea che ha conquistato il pubblico con la mostra temporanea, promossa dalla FondazioneProgettiBeverlyPeppere curata da MarcoTonelli, Effettorandomico di Ugo La Pietra, autore del Manifesto 2023, allestita presso la Sala delle Pietre, dove prosegue fino al 24 Settembre, passando per l’esposizione collettiva Noi, le belle lavanderine, voluta da Todi per l’Arte e curata da Matteo Boetti, che ha artisticamente occupato alcune sale del Palazzo del Vignola, fino alla presentazione della Umbrian head in stone di Nicolas Carone presso l’esclusivo spazio promosso da UNU unonell’unico e al finissage della mostra Unclassifiable firmata Art Out.

Successo per gli Incontri con l’Autore che, grazie alla partecipazione di Padre Enzo Fortunato, del Fondatore e Presidente Internazionale di Slow Food Carlo Petrini, ma anche di Valentina Parasecolo, Serena Angioli, Bruna Grasselli, Simona Rotondi e Simone Perotti, accompagnato dalle coinvolgenti letture di Giuliana Lojodice, hanno saputo conquistare varie tipologie di pubblico, partendo dai più piccini ai quali, insieme al Premio Andersen Silvia Vecchini e della Presidente di Birba Alessandra Comparozzi, era dedicata la sezione Todi Festival Kids.

Eccezionalmente ampia la copertura mediatica ottenuta dell’evento di cui si è diffusamente parlato su stampa, tv e radio, nazionali e locali, per una rassegna stampa, ancora in progress, che si avvia a superare le 600 pagine.

Todi Festival ha conquistato anche il popolo del web e dei social. In particolare, nei giorni del Festival la copertura dei post Facebook ha superato i 123.000account per oltre 18.000 interazioni. Sul fronte Instagram gli account raggiunti sono stati circa 22.000con un notevole incremento delle interazioni rispetto allo scorso anno.

Si ringraziano gli sponsor della manifestazione: Gruppo Todini, Cantina Roccafiore, Spazzoni Giuseppe, Terre di Todi, Anteo, Toy Motor, Litograf, Massinelli e GL Noleggi. Un ringraziamento anche ai media partner RAI Umbria, Teatro e Critica, La Platea e Giornale dello Spettacolo.

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