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Terzo polo, via libera del Ministero. Ospedale Spoleto, ci sono 4 nuovi cardiologi ma…

Sara Fratepietro

Terzo polo, via libera del Ministero. Ospedale Spoleto, ci sono 4 nuovi cardiologi ma…

Mer, 06/12/2023 - 12:43

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C'è l'atteso parere favorevole al Terzo polo ospedaliero, prosegue l'iter. Concretizzate le assunzioni per vari reparti di Spoleto. Ma associazioni e comitati tornano a protestare

Via libera dal ministero della Salute al Terzo polo sanitario Foligno – Spoleto. L’atto atteso da tempo sarebbe arrivato martedì 5 dicembre sulla scrivania della Regione Umbria, da cui era partita la delibera preadottata per realizzare un unico presidio ospedaliero su due sedi, entrambe Dea di primo livello.

Terzo polo ospedaliero, il via libera del ministero

Ad anticipare la notizia è stato Il Messaggero, con un articolo a firma di Ilaria Bosi in cui si spiega che il via libera al Terzo polo è contenuto nel parere generale del ministero della Salute al piano dei fabbisogni inviato dalla Regione Umbria. Secondo quanto riportato dal quotidiano oggi in edicola, in merito al progetto dell’ospedale unico su due sedi, “trattandosi di una attività che non modifica i principi della 212/2016 e che di fatto risulta in linea con quanto previsto dalla medesima, in termini di progressiva riduzione delle UU.OO.CC. in esubero e di sviluppo di una rete che contemperasse il concetto di prossimità e di assistenza per livelli di complessità, si ritiene che la proposta possa essere accettata“.

Il prossimo passaggio dell’iter a questo punto è l’adozione definitiva, da parte della Regione Umbria, dell’atto già preadottato che istituisce il Terzo polo ospedaliero. Nel frattempo la Giunta regionale guidata da Donatella Tesei è chiamata anche a nominare il nuovo direttore generale dell’Usl Umbria 2, visto che il 14 dicembre lascerà il suo incarico il dottor Massimo De Fino.

Assunti 4 cardiologi per Spoleto, 3 sono specializzandi

Quest’ultimo, tra l’altro, negli ultimi giorni ha finalmente concretizzato la promessa di assunzioni di 4 nuovi cardiologi al San Matteo degli Infermi, con l’obiettivo di riaprire h24 il servizio a Spoleto. C’è però da dire che – nonostante il concorso a tempo indeterminato e le numerose domande fatte per il concorso – soltanto 1 medico specializzato ha risposto all’avviso, mentre gli altri sono tutti specializzandi. Lo stesso problema che finora aveva portato l’Usl a non poter riattivare il servizio di cardiologia 24 ore su 24.

Nel frattempo, però, in attesa del via libera al Terzo Polo, nei mesi scorsi è stata deliberata la struttura unica di Cardiologia Foligno – Spoleto, che consente di spostare il personale tra i due nosocomi con più facilità e dunque l’assunzione di cardiologi, seppur specializzandi, dovrebbe consentire di “mettere in sicurezza” il servizio al San Matteo degli Infermi.

Assunzioni anche per radiodiagnostica e pronto soccorso

Tra gli atti pubblicati negli ultimi giorni all’albo pretorio dell’Usl Umbria 2, tra l’altro, c’è pure l’assunzione di 3 medici per la radiodiagnostica spoletina (9 in tutta l’azienda). Assunzioni anche in vista dell’arrivo del nuovo acceleratore lineare, che dovrebbe essere operativo entro la metà del 2024, dopo lo slittamento di circa 6 mesi rispetto alle promesse.

E’ atteso invece a stretto giro l’esito del concorso che prevede nuovo personale anche per il pronto soccorso di Spoleto. In dirittura d’arrivo la selezione a tempo indeterminato per 14 medici per la medicina d’emergenza – urgenza per le sedi di Orvieto, Narni/Amelia, Terni, Spoleto e Foligno. Manca ancora la graduatoria, ma in 40 sono stati ammessi: 4 candidati in possesso del diploma di specializzazione; 7 che hanno maturato 3 anni di esperienza professionale nei servizi di emergenza-urgenza del servizio sanitario nazionale; 29 in formazione specialistica.

Terzo polo, Zaffini: promesse mantenute

Plaude al via libera all’ospedale unico Foligno – Spoleto da parte del ministero il presidente della Commissione sanità al Senato, il parlamentare umbro Franco Zaffini: “Abbiamo mantenuto la promessa fatta di integrare i due ospedali Dea di primo livello, come aveva deciso la giunta regionale nella preadozione dell’atto. Adesso aspettiamo i tempi tecnici ma di fatto quello che era stato deliberato verrà portato a casa, con le nomine anche dei vari dirigenti sanitari. Certo, chi ha remato contro questa soluzione non ha agevolato i tempi di approvazione da parte del ministero, che ha richiesto più volte documentazione a riguardo. Senza dimenticare che l’unificazione dei due nosocomi segue un disegno partito da lontano ma che non si era mai concretizzato in qualcosa di utile”.

Associazioni e comitati non rinunciano a mobilitazioni

Intanto, però, non si placano le critiche di comitati ed associazioni al progetto del Terzo polo. Come emerso durante la riunione della Commissione sanità del consiglio comunale qualche giorno fa, che doveva analizzare la “mozione” depositata da Spoleto City forum, comitato di strada per la salute pubblica, coordinamento pace, diritti, ambiente e comitato di salute pubblica. Che appunto si sono detti insoddisfatti all’esito dell’incontro e che annunciano nuove mobilitazioni in difesa dell’ospedale e contro il progetto del Terzo polo.

Di seguito la nota diramata dallo Spoleto City forum: “Molti cittadini chiedono azioni concludenti sulla rivendicazione dell’Ospedale DEA di Spoleto e del suo Punto Nascita. Il City Forum unitariamente con i Comitati ha promosso manifestazioni e porta avanti una battaglia che si identifica con la vita della città, ma non è il Consiglio Comunale né l’Amministrazione né un partito. Abbiamo proposto a Sindaco e tutti i consiglieri comunali una mozione che rispecchia la volontà popolare praticamente unanime: riattivazione immediata del Punto Nascita, Pediatria, Cardiologia, Chirurgia urgente, Traumatologia, Rianimazione; revoca del Progetto Polo Foligno-Spoleto che degrada il “San Matteo” a luogo geriatrico, ambulatoriale e modeste attività programmate; diffida a Regione e ASL ad interrompere tutte le subdole attuazioni in corso di simile progetto; ripristino di tutti i Reparti attivi all’ottobre 2020, momento della inopinata covidizzazione; condizioni per riaprire un tavolo di confronto per concordare le modalità di messa in rete dell’Ospedale di Spoleto, una volta riportato a tutte le prestazioni DEA, con gli altri nosocomi dell’Umbria. Visto il documento modificato dalla IV Commissione per il Consiglio Comunale, rileviamo che esso riproduce equivoci che ci lasciano insoddisfatti e lascia trasparire compromessi politici e intenti diversi dagli interessi generali. Manca la priorità assoluta del Punto Nascita tra i Reparti da riattivare, che invece è tassativa ed è fondamento del DEA. Continua a legare senza alternative il futuro all’integrazione Foligno-Spoleto, fornendo alibi alle manovre di Regione e USL su primariati e dipartimenti a danno del “San Matteo”. Vedremo se i gruppi politici correggeranno il tiro in Consiglio, al quale parteciperanno sicuramente i cittadini per constatare di che panni veste ogni singolo rappresentante. Certo, al momento i partiti sono molto deludenti. Il PD, anche nel suo convegno, butta la palla in tribuna e fa rettorica sulla sanità pubblica in generale, senza che i suoi esponenti parlamentari e regionali si impegnino minimamente sull’Ospedale DEA di Spoleto. Il resto della maggioranza resta al traino, solo a puntellare l’atteggiamento evasivo del Sindaco. FdI e Lega si preoccupano di difendere l’indifendibile operato di Giunta Regionale e USL, in contrasto con buona parte dei loro stessi simpatizzanti nel comprensorio. City Forum, Associazioni e Comitati confermano la mobilitazione cittadina e informeranno l’opinione pubblica”.

(Ha collaborato Carlo Ceraso)

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