Espulsi per terrorismo da Perugia. Due cittadini albanesi, un uomo e una donna, legati tra loro sono stati espulsi dal territorio nazionale in esecuzione di un provvedimento a firma del Ministro dell’Interno Angelino Alfano per motivi di “prevenzione del terrorismo”.
A quanto si apprende la coppia di cittadini albanesi destinataria del provvedimento di espulsione era residente nella provincia di Perugia.
Al momento non si conoscono altri particolari ma immediata è giunta la nota del sottosegretario all’Interno Giampiero Bocci: “Soddisfazione e apprezzamento per il lavoro degli uomini della questura di Perugia, della Digos e del locale ufficio Immigrazione che hanno dato esecuzione al provvedimento”.
La coppia, lui 32 e lei 23 anni era sposata già molti anni. Lei giovanissima viveva con lui a Perugia seguendo i dettami della Sharia (in arabo la legge di Dio) indossando anche il velo. Lui artigiano regolare in Italia da almeno 10 anni era da tempo controllato proprio per la sua vicinanza a certe forme di estremismo islamico e ora considerato molto vicino al proselitismo per la Jihad.
Proprio nelle scorse ore il Ministro Alfano, unico con il potere di firmare questo tipo di espulsioni ha sottoscritto il decreto e ieri mattina davanti al giudice di pace marito e moglie si sono presentati con i loro legali. Il provvedimento è stato convalidato e gli agenti della questura di Perugia li hanno scortati fino in Albania.
Nuove norme. In caso di allontanamento per motivi di prevenzione del terrorismo la durata del divieto di reingresso sul territorio nazionale deve essere compreso tra un minimo di cinque anni ed un massimo di dieci anni. Se il destinatario del provvedimento di allontanamento o espulsione viola il divieto di reingresso è punito con la reclusione fino a tre anni ed un nuovo allontanamento con esecuzione immediata (se l’allontanamento era stato disposto per motivi imperativi di pubblica sicurezza) oppure con la reclusione fino a quattro anni in caso di violazione del provvedimento di allontanamento emesso a norma dell’articolo 3 (prevenzione del terrorismo). Nel decreto è previsto che l’espulsione sia convalidata dal giudice ordinario.