Continua l'impegno della Regione Umbria nel campo della prevenzione dal rischio sismico. Questa mattina, presso la Sala Fiume di Palazzo Donini, la Regione Umbria ha rinnovato l'incarico anche per l'anno 2013 all'Osservatorio sismico “Andrea Bina” di Perugia. L'attività dell'Istituto prosegue infatti con continuità dal 1995, anno in cui fu approvata la Legge Regionale n. 8, che prevede la realizzazione di strumenti per la prevenzione del rischio sismico in Umbria. A presentare, tra gli altri, gli sviluppi delle attività di ricerca e monitoraggio, anche Padre Martino Siciliani, direttore dell'Osservatorio, e l'assessore Stefano Vinti. Si tratta di un centro di eccellenza, che vanta collaborazioni anche con istituti specializzati in Cina e California e ha avuto, tra gli esperti del proprio team, anche un allievo di Guglielmo Marconi.
Particolare attenzione è stata rivolta durante l'incontro agli ultimi fenomeni sismici registratisi nella zona di Città di Castello. Tra le faglie attive particolarmente attenzionate dall'Osservatorio anche quelle di Campello e Norcia.
Il terremoto a Città di Castello – Proprio nel tifernate, ha spiegato l'ingegnere dell'Osservatorio Michele Arcaleni, si sono registrati negli ultimi mesi tra i 1000 e i 1200 micro sismi. Solo due hanno avuto un'intensità (3.6) tale da essere visibilmente percepiti dalla popolazione. Secondo l'esperto, l'attività sismica è comunque piuttosto consueta, tanto da non dover destare ulteriore preoccupazione. Il monitoraggio, ovviamente, continua. Le segnalazioni dei cittadini in tempo reale, come ha tenuto a precisare anche l'Assessore Vinti, sono utili agli studiosi per avere un riscontro di quanto accade, una volta scatenato un fenomeno di natura sismica.
Ad Umbertide – Di recente l'Osservatorio ha partecipato con il suo personale ad indagini di microzonazione sismica del centro urbano di Umbertide, per il quale, proprio 2 giorni fa, fanno sapere i tecnici del Servizio Geologico e Sismico, si sono avuti i primi risultati dello studio di pericolosità sismica di dettaglio, portati avanti con l'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste (Dipartimento Centro Ricerche Sismologiche), il CNR – IDPA (Istituto per la Dinamica dei Processi Ambientali) di Milano, il Politecnico di Milano e lo stesso Comune di Umbertide. Lo studio ha comportato l'esecuzione di diverse indagini: decine di sondaggi esplorativi, prove di laboratorio e prove geofisiche, centinaia di misure sismiche dirette ed indirette, ricostruzioni quantitative dei possibili effetti di amplificazione del moto sismico dovuti alle diverse tipologie di terremoti nell'area. I numerosi dati acquisiti saranno utili e verranno utilizzati per l'individuazione di aree che hanno diverso comportamento nel caso di terremoti e quindi per avere specifiche indicazioni da utilizzare per la riduzione della vulnerabilità degli edifici esistenti o di nuova costruzione.
L'attività dell'osservatorio sismico “Andrea Bina” permetterà al Servizio Geologico e Sismico regionale di definire con maggiore dettaglio alcuni aspetti della pericolosità sismica in ambito regionale mediante diverse azioni di attività sismica e ricerche specifiche. Sono infatti programmate, tra l'altro, ricerche per la caratterizzazione di zone sismogenetiche, mediante l'elaborazione dei dati della rete sismica locale regionale, e per l'individuazione della risposta sismica locale di dettaglio attraverso la parametrizzazione sperimentale delle caratteristiche geofisiche del sottosuolo. Oltre alle attività di ricerca, mediante il coordinamento degli uffici regionali, sono previste anche attività di collaborazione tecnica e scientifica con le amministrazioni comunali nel caso di eventi sismici percepiti dalla popolazione e l'esecuzione di tirocini formativi di studenti universitari o neolaureati nel campo della sismologia applicata. Naturale coordinazione è quella che avviene tra l'Osservatorio e Protezione Civile. Di recente l'Osservatorio ha ospitato alcune scuole, istituti, associazioni ed enti, con lo scopo di illustrare le strumentazioni e gli archivi in suo possesso.
Il sisma dell'Emilia Romagna – Particolare importanza hanno rivestito durante il 2012 le attività dell'osservatorio “Andrea Bina” per l'individuazione di alcune faglie attive e di livelli di frana, per l'esecuzione di studi di risposta sismica locale in Umbria ed in Emilia Romagna.
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Alessia Chiriatti
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