Terni, vendita quote Asm ad Acea | Passa la delibera 'con esposto' M5S - Tuttoggi.info

Terni, vendita quote Asm ad Acea | Passa la delibera ‘con esposto’ M5S

Luca Biribanti

Terni, vendita quote Asm ad Acea | Passa la delibera ‘con esposto’ M5S

Mer, 28/09/2022 - 20:08

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Vendita quote Asm ad Acea, passa la delibera. M5S "Pronto ricorso a Corte dei Conti". Il Comune mantiene il controllo del 51%

La vendita di quote Asm ad Acea era il punto all’ordine del giorno più atteso nell’ambito del Consiglio Comunale di oggi 28 settembre. La delibera è stata presentata dall’assessore Orlando Masselli che ha parlato di “un nuovo percorso a una nuova storia per Asm, società destinata a morire”. L’iter politico è andato avanti tra barricate e diffide, l’intervento del “Movimento No Inceneritori” e quello di Confartigianato, tutti contro la scelta di cedere quote Asm ad Acea. La delibera è stata approvata con 19 voti favorevoli, 4 contrari e 2 astenuti.

Asm, 110milioni di debito. Acea partner ‘salvagente’

“L’azienda – ha spiegato l’assessore Masselli – è stata risanata dal punto di vista economico, ma gli utili non sono sufficienti a coprire un debito di circa 110milioni di euro, accumulato negli anni, per mancato pagamento dei fornitori. Aumento di capitale, liquidità e asset strategici, è questo il percorso scelto dal Consiglio Comunale di Terni fin dal 2014; l’operazione che Asm potrà concludere porterà la società ad essere una delle principali multiutily italiane. Il Comune manterrà un capitale non inferiore al 51% e l’apporto di 2,5 milioni di euro di liquidità e asset strategici da parte di Acea che già controlla alcune società nel nostro territorio”.

Pronto esposto alla Corte dei Conti del M5S

La discussione, vista la delicatezza dell’argomento, si presentava già piuttosto ‘infuocata’, visto anche che il M5S, già prima dell’inizio del Consiglio, aveva annunciato di aver “Già pronto l’esposto da inviare alla Corte dei Conti alla fine di questo iter, lo facciamo nell’interesse dei cittadini, dell’azienda e del consiglio comunale e forti delle nostre ragioni alla luce delle criticità che accompagnano questo atto”.

Gentiletti “Atto nato con intimidazione politica a consiglieri minoranza”

Si era detto, il dibattito sarebbe stato infuocato e a ‘sparare’ i primi colpi è stato il consigliere Alessandro Gentiletti: “Questa amministrazione dopo 4 anni alla guida della città non ha portato alcun atto per affrontate il problema Asm – tuona Gentiletti – Gli unici due atti sono quelli relativi alla vendita delle quote acqua nel SII e quello di oggi, che cede il 49% delle quote a un privato. L’iter è stato avviato con un atto intimidatorio nei confronti dei consiglieri di minoranza con la secretazione degli atti e questa operazione si fa senza informare cosa significherà e non risolverà i problemi economici di Asm, ma mette il cappio al collo ad un società che è già in difficoltà”.

FI “Non vendiamo Asm”. M5S “Nel Cda andremo sotto”

“Finalmente si è andato a mettere mano su tutta quella massa debitoria accumulata negli anni – ha precisato Lucia Dominici – Questa amministrazione non vende Asm, ma si tratta di una ricapitalizzazione. La società andava ristrutturata e non venduta e questo abbiamo fatto; le linee strategiche sono dettate dal Comune e agli asset, come il SII, tornano”.

“Votando questa delibera Asm – risponde Luca Simonetti del M5S – non è più nostra, perché nel consiglio di amministrazione la maggioranza dei voti andrà ad Acea. Quindi il Comune mantiene il 51%, ma non avremo la maggioranza nel controllo del Cda. In commissione non è stata ascoltata Acea alla quale avremmo potuto chiedere come mai negli ultimi anni Acea ha perso il 50% del valore delle proprie azioni”.

Brizi “Asm patrimonio della città”

“Asm è una grande azienda e patrimonio del nostro territorio da circa 60 anni. Dobbiamo mantenere questa azienda e di tutte le maestranze che ci lavorano con grande professionalità – ha dichiatato il capogruppo della Lega, Federico Brizi – Nel passato si è maturato un passivo così grave per scelte politiche sbagliate, noi restituiremo una grande azienda alla città”.

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