Il Thyrus è tornata a casa; questa mattina il drago simbolo della città ha trovato collocazione nel cortile interno di Palazzo Spada, dove potrà sorvegliare ‘tranquillo’ il palazzo comunale.
Monumento sfregiato
Nel marzo 2019 la statua era stata sfregiata e, dal 2018, era già iniziato l’iter politico per spostate il monumento dai giardini di via Campofregoso a Palazzo Spada.
Il vicesindaco Giuli
“E un altro tassello è stato collocato, un altro impegno mantenuto. Il trasferimento dell’antico Thyrus dai giardini Lungonera al cortile di palazzo Spada – ha commentato il vicesindaco Andrea Giuli – ha richiesto circa un anno e mezzo di lavoro, incontri, sopralluoghi, dispute tecniche, pratiche burocratiche, pareri. Finalmente, dopo il Telamone, un altro simbolo della storia e dell’identità interamnense è al suo posto. Grazie alla Soprintendenza umbra, alla Fondazione Carit che ha finanziato l’operazione, alla ditta incaricata. Sono certo che ora i lavori di restauro potranno procedere velocemente così da rendere la scultura un elemento di richiamo anche per i visitatori della città e per i ternani stessi. Anche questo intervento rientra nella valorizzazione del nostro patrimonio culturale e dell’identità cittadina”.
La storia di Terni
Francesco Angeloni nella sua “Historia di Terni” descrive la statua come una fera “simile al drago, con due piedi, senz’ale e con la lunga coda ritorta”.
Secondo lo storico ternano Luigi Lanzi, la statua sarebbe medioevale o tardo medioevale. Secondo altre fonti il Thyrus in travertino sarebbe invece databile al XVI-XVII secolo. La statua è comunque legata alla leggenda del drago di Terni che è raffigurato nel suo gonfalone. Il Thyrus ha dato anche origine al motto inscritto nel basamento, sicuramente di età più tarda: “Thirus et amnis dederunt signa teramnis” (il Tiro e il fiume dettero le insegne a Terni).