Si erano conosciuti in un parco di Spoleto. Lei, 36 anni, in cerca di un lavoro, senza una casa dove poter dormire. Non poteva immaginare che dietro quell’uomo che le si era presentato con garbo, si nascondesse un violento. Difficile dire se la convivenza era sbocciata più per amore o per necessità. Di sicuro ha accettato di seguire lo spoletino nella sua abitazione, sita nella estrema periferia della città del festival. Ignara, la donna di origine polacca, che quella storia sentimentale si sarebbe trasformata di lì a poco in un incubo. E’ inquietante il quadro accusatorio che ha convinto il pm Federica Albano a chiedere l’arresto in carcere del 40enne, mandato che il gip Augusto Fornaci ha autorizzato senza batter ciglio. La donna, stando alla ricostruzione fatta dagli agenti del vicequestore Francesca Peppicelli, nel tempo ha riportato ferite da taglio su varie parti del corpo e anche alcune costole rotte. I referti medici parlano chiaro, uno di questi riporta una prognosi di 25 giorni. Lo spoletino, già noto alle forze dell’ordine per precedenti di violenza (pare anche nei confronti di una precedente compagna), è stato così arrestato e tradotto al carcere di Maiano in attesa dell’interrogatorio. Da giorni la polizia aveva provveduto a trasferire la malcapitata in una casa protetta, lontana dal bruto. Su cui pesano ora accuse pesantissime: dalla violenza sessuale al sequestro di persona, lesioni aggravate e maltrattamenti.
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Tagli sul corpo e costole rotte: così si sfogava sulla convivente lo spoletino arrestato dalla Polizia
Gio, 11/08/2011 - 17:56