Ha registrato un grande successo di pubblico lo spettacolo teatrale “La pluralità dei mondi” rappresentato ieri all'Auditorium San Domenico nell'ambito del decennale del Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno. L'opera, prodotta da Segni Barocchi Festival e rappresentata in prima nazionale lo scorso anno, è stata messa in scena dalla compagnia teatrale ‘Don Chisciotte' per la regia di Maria Rita Cacchione. L'iniziativa, realizzata da ragazzi disabili del laboratorio di Borroni, è stata promossa dalla Asl 3, dal Comune di Foligno, dalla Dinamica cooperativa sociale, con il patrocinio del Teatro Stabile dell'Umbria. Lo spettacolo è stato tratto dal libro “Entretiens sur la pluralité des mondes” (1686) di Bernard Le Bovier De Fontenelle. “L'improvvisazione è il più grande talento delle ragazze e dei ragazzi di Borroni – ha sottolineato la regista Maria Rita Cacchione -, chi lavora con loro, come stiamo facendo da tempo, deve essere disponibile all'interplay ludico-artistico e il pubblico stesso deve mettersi in gioco per accogliere quelle speciali emozioni che arrivano da un fuoritesto che è, poi, la vera essenza dell'accadimento teatrale”. A calcare le scene sono stati 35 personaggi (ragazzi, operatori e genitori del Laboratorio disabili di Borroni) che hanno ricostruito in quadri di stile caravaggesco le sei serate durante le quali, l'autore francese, ospite in una dimora di una nobildonna, si intrattiene su tematiche astronomiche, alla luce delle nuove scoperte copernicane. I protagonisti hanno animato le fantasiose credenze e i vari dubbi popolari sull'universo e sul sistema solare, in particolare sulla Luna e sul Sole. Un momento di grande impatto emotivo si è avuto quando tutti i personaggi della pièce, rimirando gli sconosciuti aspetti della Terra, hanno più volte gridato stupiti all'unisono: “Che mondo è? Che gente lo abita?”. La rappresentazione si è avvalsa della consulenza letteraria di Roberto Lazzerini e di quella scientifica di Nicoletta Bottalla, dell'associazione Antares e del Laboratorio di scienze sperimentali. La regia musicale è stata curata dalla pianista Eleonora Beddini, che ha eseguito dal vivo musiche di intonazione secentesca di propria realizzazione. La scenografia è stata opera del pittore Luigi Frappi, mentre la video scenografia si deve a Renato Castellani. I costumi in stile barocco sono stati realizzati dal Laboratorio di Borroni in collaborazione con i vari rioni della Quintana e con il Carnevale di Sant'Eraclio. Preziosa è stata la collaborazione degli Scout ‘Foligno 3' e dei giovani del Circolo ‘I Dardi'. “Lo spettacolo – ha commentato il direttore artistico del Festival Segni Barocchi, Massimo Stefanetti -, pur collocandosi nel settore del teatro sociale, per rarità e qualità, potrebbe essere ospitato anche da festival e circuiti teatrali regionali e nazionali”.
SUCCESSO PER LO SPETTACOLO “LA PLURALITA' DEI MONDI “. INTENSE EMOZIONI ALL’AUDITORIUM SAN DOMENICO
Lun, 25/05/2009 - 20:28