SUCCESSO PER LA 19^ CONFERENZA "ETICA ED ECONOMIA" DI NEMETRIA (Foto e Video TuttOggi.info) - Tuttoggi.info

SUCCESSO PER LA 19^ CONFERENZA “ETICA ED ECONOMIA” DI NEMETRIA (Foto e Video TuttOggi.info)

Redazione

SUCCESSO PER LA 19^ CONFERENZA “ETICA ED ECONOMIA” DI NEMETRIA (Foto e Video TuttOggi.info)

Gio, 11/11/2010 - 18:34

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(Eli.Pan.)- “Etica degli interessi economici e dinamica delle opinioni”: è questo il titolo dell’annuale e diciannovesima conferenza su “Etica ed Economia” dell’associazione senza fini di lucro “Nemetria”, centro di formazione sui fattori del post produttivo, tenutasi questa mattina in un’affollata quanto interessata Sala Conferenze di Palazzo Trinci. Ed è il Dott. Leonello Radi, segretario generale di “Nemetria”, ad accogliere per primo il pubblico, presentando la propria “creatura” ed esprimendo il proprio gradimento per il riconoscimento dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ottenuto da “Nemetria”: “da quest’anno la ricerca della conferenza sul tema specifico ‘Etica degli interessi economici e dinamica delle opinioni’ verrà redatta” afferma Radi. “Ho inoltre spinto affinché venisse ripubblicata la rivista ‘Etica ed economia’ di ‘Nemetria’. Venerdì prossimo, a Villa Fidelia di Spello, terremo invece un’iniziativa di conoscenza e divulgazione dal titolo ‘Ambiente ed energia – Per un nuovo ciclo di sviluppo’, a cui prenderà parte il Premio Nobel per la Pace e l’Ambiente Odingo. Questi temi sono infatti sempre più cruciali. Voglio infine ricordare con stima l’ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, che si è spesso confuso tra il pubblico delle conferenze di ‘Nemetria’”.

Da programma, a coordinare i lavori della conferenza doveva esserci Dino Sorgonà della redazione economica di TG1 RAI che, impossibilitato a partecipare, è stato sostituito da Angelo Maria Petroni, professore di Logica e Filosofia della Scienza dell’Università di Roma, che oltre al compito già programmato di presentare e introdurre la conferenza, ha moderato tutti gli interventi. “‘Etica degli interessi economici e dinamica delle opinioni’ è stato a lungo considerato un tema astratto, ma è divenuto sempre più importante” dice il Prof. Petroni. “In diciannove anni c’è stata qualche crisi economica e l’ultima è la più rilevante. Le crisi economiche sono prima di tutto morali. Gli esseri umani dimenticano alcune verità del passato, per questo la questione morale è soprattutto del tempo. Quando si agisce bisogna pensare ad oggi, a domani, a dopodomani e ancora a dopodomani. Senza durata si creano dei problemi”.

Prima di lasciare spazio ai ricchi e prestigiosi interventi, il sindaco del comune di Foligno, Nando Mismetti, porta i propri saluti alla conferenza (assente invece per motivi di lavoro, nonostante fosse stata annunciata, il presidente della regione Umbria Catiuscia Marini): “‘Etica degli interessi economici e dinamica delle opinioni’ è un’iniziativa che fa onore alla nostra città, una conferenza internazionale di alto contributo culturale” dichiara il primo cittadino. “Grazie a ‘Nemetria’ la città è ormai un punto di riferimento in questo contesto. È giunta l’ora di passare al concreto interesse dei nostri cittadini. Quella che stiamo vivendo è la crisi più grave degli ultimi decenni e la manovra del governo porta con sé pesantissimi tagli che renderà ancora più difficile affrontarla e costruire il futuro. La manovra inciderà sulla qualità dei servizi, per questo è ora di cambiare registro. Intanto bisogna dire la verità, ci vuole chiarezza ed immediatezza e la crisi va affrontata con determinazione. Grazie a ‘Nemetria’ per aver sollecitata la riflessione che darà sicuramente spunti utili a tutti”.

Il primo intervento che ha seguito le introduzioni ed i saluti è quello del Dott. Massimiliano Valerii del Censis che ha presentato la ricerca sul tema della conferenza dal titolo “Tra crisi della rappresentanza e nuove forme della dialettica socio-politica”: “la constatazione è che c’è un deficit di rappresentazione degli interessi reali” dice Valerii. “I canali di rappresentanza, con il dilagare delle opinioni, sono in crisi. Una lunga crisi, che ha finito per destrutturare quei soggetti. Gli interessi reali tendono ad essere agiti in maniera diretta. Il bilancio definitivo è che c’è un calo costante di partecipazione. Il corpo elettorale è in declino e l’affluenza ai referendum popolari sta subendo un calo costante e prolungato. È una caduta verticale quella della partecipazione attiva in politica e c’è una crisi del ruolo del sindacato. C’è un crollo della fiducia cieca nella funzione taumaturgica del mercato e c’è una forte domanda di protezione. Si è passati dalla democrazia del consenso a quella dell’opinione. C’è stata la moltiplicazione dei media con l’aumento di tv ed internet e la diminuzione dei giornali. La televisione rimane il mezzo principale per l’opinione sulla politica. È un quadro piuttosto ambiguo dove si è costantemente immersi nell’informazione, ma c’è il problema della verificabilità della fonte. Il talk show è più efficace ma è difficile distinguere il confine tra la realtà e la finzione”.

“Economic Ethics” è il titolo della relazione del Prof. Roland Vaubel, professore di economia alla University of Mannheim, in Germania. In sintesi, Vaubel afferma come “l’etica dell’economia classica è consequenziale, utilitarista, individualista e contrattuale. L’etica deve soddisfare alcuni requisiti richiesti. Affinché funzioni una società buona, devono esserci le maggiori opportunità possibili. L’etica economica è l’etica dell’efficienza ed è strettamente consequenziale”.

Inizia invece con una domanda l’intervento di Dario Di Vico, editorialista del Corriere della Sera: “i sondaggi fanno parte dei media o no?” si chiede. “I sondaggi sono un effetto fondamentale che accorciano il mandato elettorale. Sono la clonazione dei test elettorali in cui non abbiamo garanzie etiche ma che riproducono all’infinito il test elettorale. In Italia la politica ha dato maggiore frequenza all’uso del sondaggio e se la politica usa il sondaggio c’è un aiuto all’azione pubblica. Il sistema dei media dà al sondaggio un peso importante. Dove nasce l’idea che i media sono un sistema tutto insieme? Si può dire da tangentopoli. La questione dei media e la questione dell’elite sono connesse e se ragioniamo sui media dobbiamo fare questo tipo di estensione. La questione dell’elite è un problema molto serio in Italia”.

Per Bruno Costi, presidente degli editorialisti economici, “opinioni ed interessi convivono influenzandosi vicendevolmente in modo particolare in Italia. Qui però parliamo di etica degli interessi, cioè di interessi orientati al bene comune, al giovamento dell’intera comunità degli uomini. Chi influenza l’altro per indurlo a seguire i comportamenti eticamente corretti? Sarebbe bello poter dire che entrambi interagiscono virtuosamente spingendosi vicendevolmente verso comportamenti eticamente corretti ma la realtà è talvolta diversa. Esiste una vasta gamma di comportamenti eticamente scorretti e fortemente dannosi per l’ambiente in cui operano le forze economiche, che tuttavia sono perfettamente conformi alle leggi e silenziosamente accettati benché tutti ne conosciamo gli effetti dannosi distorsivi, eticamente deplorevoli”. Secondo il Prof. Paolo Savona, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università “Guglielmo Marconi” di Roma, “quando la religione, gli affari e la democrazia coincidono il paese vive in un mondo ideale. Il dono funziona meglio dell’egoismo e bisogna esaminare l’etica sia dal punto di vista religioso che degli affari. Il sindaco Mismetti ha detto nei suoi saluti che bisogna dire la verità ai cittadini: ma i cittadini la vogliono?”

Le conclusioni sono di Giuseppe De Rita, presidente del Censis e di “Nemetria”. “La domanda è perché non riusciamo ad innescare una specie di assunzione di responsabilità etica. È esplosa la dimensione in cui tutto è opinione, siamo prigionieri della moltiplicazione dell’offerta formativa e dell’opinione. Non c’è la verità e una dimensione unica. Tutto è relativo, non sappiamo più nulla e viviamo di sensazioni e sospetti. È il tempo che fa la moralità ed è un mondo che semplifica tutto. Io non sono mai stato un portare di interessi ma un professionista. Chi fa questo mestiere è un apolide perché risponde a norme e a regole che hanno valore in altri mondi. La crisi dei portatori di interesse sarà sempre più profonda e perfidamente intima. Il veltronismo, l’immagine che fa opinione, è finito. Bisogna tornare a fare confronto sull’etica. Qui in Italia ci vuole il riarmo mentale”.


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