Collettivo AltroFestival

Due tavole rotonde, 2 talk show televisivi, 4 radioracconti, 10 concerti (dal rock al blues alla classica), 4 recital di poesie, 4 proiezioni cinematografiche, 2 spettacoli di danza, 2 cene, una festa di Carnevale, una mostra di illustrazioni, due spettacoli per bambini, due esibizioni folkloristiche e uno spettacolo teatrale, tre iniziative dedicate alla figura di San Valentino e un confronto aperto e franco tra i cittadini e il sindaco della città.
E’ questo il bilancio della quarta edizione di StraValentino, il festival a costo zero organizzato quest’anno da una rete di 17 diversi soggetti del territorio tra cui associazioni, gruppi artistici, locali pubblici e mezzi di comunicazione che hanno autofinanziato gli oltre 70 appuntamenti disseminati in 16 giorni di festival, dal 10 al 25 febbraio.
Quest’anno il Collettivo AltroFestival, che da tre anni propone “StraValentino” come critica creativa nei confronti della gestione degli eventi valentiniani da parte del Comune di Terni, per dimostrare che ciò che manca alle istituzioni non sono i fondi ma la volontà, ha attuato, nel proprio piccolo, quello che da tre anni chiede al Comune di Terni, ovvero:
– trasparenza e pluralismo nella distribuzione dei fondi
– una direzione artistica che dia coerenza e qualità agli eventi valentiniani
– un coordinamento che permetta di raccogliere e selezionare le proposte che arrivano dai cittadini
Grazie al sostegno della Fondazione Carit (che ha permesso di coprire le spese vive di coordinamento) e delle tante realtà che hanno messo a disposizione gratuitamente le proprie risorse (a cominciare dall’associazione Adesso, lIstess, Bottega delle Idee e CGS Tacito) il collettivo ha potuto raccogliere e coordinare – tramite un appello pubblico – le idee di tutti i cittadini, mettendo a disposizione locali, service audio e promozione.
Tra i tanti appuntamenti proposti dal festival, anche l’anteprima assoluta di “Ascolta, il nemico non tace”, ultima interpretazione di Ben Gazzara, girata proprio per StraValentino cinque mesi prima di morire, la consegna del premio StraValentino per l’anticonformismo e l’amore, disegnato da Paolo Leonelli e assegnato ad Alessandro D’Alatri, uno spettacolo di danza contemporanea messo in scena dagli studenti dell’Accademia nazionale di danza di Roma, esempi di satira politica locale e una tavola rotonda su “San Valentino tra fede e sviluppo turistico” che ha visto la partecipazione del presidente della Camera di Commercio Enrico Cipiccia, l’amministratore dell’Apt Umbria Stefano Cimicchi, il presidente della Provincia Feliciano Polli e il sindaco Leopoldo Di Girolamo.
Ma StraValentino non ha voluto dimenticare il protagonista della festa e ha dedicato un incontro anche alla figura storica di San Valentino, che ha visto gli interventi, tra gli altri, anche del Soprintendente ai beni archeologici dell’Umbria Mario Pagano e del vescovo di Terni Vincenzo Paglia, che hanno parlato delle ultime novità venute alla luce dal convegno di studi del 2010, il restauro del sarcofago attribuito a Sabino e Serapia (i due innamorati sposati dal santo) e soprattutto dalle indagini archeologiche attualmente in corso sotto la basilica del Santo.
Durante tutta la durata del festival sono stati raccolti i valentini scritti dai cittadini al sindaco Di Girolamo per esprimere idee, proposte o proteste.
Il sindaco ha ricevuto i valentini durante la serata finale del festival (che si è svolta sabato 25 febbraio al teatro Don Bosco e ha visto anche la partecipazione della Moglie modello interpretata dalla cabarettista di
Zelig Annalisa Aglioti e lo stesso San Valentino interpretato da Riccardo Leonelli) rispondendo anche a molte delle polemiche contenute in essi.
In particolare il sindaco ha risposto alle proteste sugli autovelox (elogiando l’operato dei Vigili urbani e sottolineando il ruolo di prevenzione degli incidenti stradali) e alla richiesta di mettere in giunta personaggi che la città riconosca come autorevoli.
Dichiarandosi sostanzialmente contrario ai tecnici, il sindaco ha difeso il diritto dei partiti politici ad esprimere gli assessori. “Non si può fare politica senza la politica” ha detto.
Riguardo agli eventi valentiniani, a differenza dell’assessore Fabrini (che sempre a StraValentino aveva annunciato un bando per il 2013) si è mostrato molto cauto riguardo all’ipotesi di un bando per la gestione degli eventi: “Bisogna avere prima un’idea della grandezza economica che si ha a disposizione. Non possiamo fare il passo pi lungo della gamba. Sulla direzione artistica, abbiamo fatto un tentativo che non è stato felice, e dovremmo valutare come arrivare a definirne una. Ma questo sta nel profilo nuovo che si vuole dare alle celebrazioni che riguarderanno San Valentino”.
Quanto al coordinamento: “Prima vanno eliminate le strutture esistenti, come la Fondazione. Una volta sgombrato il tavolo potremo costituire qualcosa di nuovo, che possa garantire un coordinamento, ma soprattutto un’ideazione. Partendo da capo. Sicuramente si è chiusa un’epoca, che ha avuto cose buone e meno buone e poteva contare su un impegno molto forte delle istituzioni con grandezze economiche rilevanti ma che ha portato a eventi non radicati in città e che non formavano un’identità della festa di San Valentino. Cambieremo registro: prima le idee, poi vedremo come metterci accanto le risorse. Questo è ciò che inizieremo a fare da subito”.
La registrazione integrale della serata sar disponibile da domani sul sito www.reteblu.org.