di Carlo Ceraso
“Siamo tutti con te, tieni duro Giorgio”. E’ quanto riportato in uno dei manifesti apparsi stamani (ieri per chi legge, n.d.r.)in Piazza della Libertà. Chi pensava si trattasse di un cartellone in difesa del Presidente Napolitano, al centro della polemica sul decreto salva-liste, si è dovuto ben presto ricredere. La singolare manifestazione, infatti, era a sostegno di Giorgio Del Papa, l’ex responsabile della Umbria Olii di Campello sul Clitunno teatro dell’esplosione costata la vita a 4 operai della ditta Manili di Narni.
Una strage che sconvolse l'intera Nazione e che tristemente anticipò di poco tempo quella ancor più pesante, in termini di vite umane, della Thyssen Krupp di Torino. Il processo che si è aperto a Spoleto vede quale unico imputato lo stesso ex presidente della U.O., Del Papa.
Autore dell’iniziativa odierna è lo spoletino Tonino Contardi che ha così voluto testimoniare la propria vicinanza all’oleario, rinviato a giudizio per quella strage. Che Contardi sia anche l’autista di Del Papa forse non importa. O forse sì.
Fatto è che stamani, armato di banchetto e striscioni, si è seduto all’imbocco di Corso Mazzini per raccogliere le firme. “Chiediamo il sostegno morale a tutti quelli che ritengono profondamente ingiusto quanto sta accadendo al nostro concittadino – si legge nel secondo cartello – lo chiediamo a chi lo conosce personalmente e può testimoniare la sua generosità, la dedizione al lavoro e all’azienda che rappresentava. A chi ha assistito alla violenza mediatica che da anni sta subendo. Non possiamo lasciarlo solo!”.
Solo contro chi?, viene da domandarsi.
Poco importa che, come al solito, la colpa sia dei media, ‘rei’ di riportare fatti e cronache processuali (venerdì, comunque, riprende il Processo con l'audizione dei testi).
Ma anche questa contro la stampa non è una novità: già in passato lo stesso Del Papa aveva lamentato di esser oggetto di un linciaggio da parte dei giornalisti.
I quali, stavolta, sembrano in buona compagnia di giudici e forze dell'ordine. “Un incidente che ha già causato tanto dolore – così si conclude il 2° manifesto – non può trasformarsi in omicidio per un imprenditore che ha appaltato lavori ad una ditta specializzata estera”.
Frasi dai contenuti pesanti che non mancheranno di sollevare un vespaio di polemiche.
L'iniziativa della raccolta firme, per la verità, è durata pochi minuti. Sfortuna ha voluto che in piazza Libertà arrivasse una pattuglia della polizia municipale, per controllare però le auto in divieto di sosta, che i manifestanti hanno preso armi e bagagli e annullato l'iiziativa.
“Non avevamo l'autorizzazione – dice a Tuttoggi.info Contardi -, non pensavo fosse necessaria. Domani comunque farò domanda per l'occupazione di suolo pubblico”.
“La mia – continua – è una manifestazione per un sostegno morale a Del Papa, nulla di più. Giorgio, non si merita tutto questo”. Quante firme abbia raccolto non sa dirlo con precisione: “comunque sono tante, tantissime, ci sono delle persone che mi stanno aiutando, anche una signora che le sta raccogliendo su Roma. Finora abbiamo riempito più di 100 pagine”. Che, a occhio e croce, farebbero fra 2 mila firme. “Anche più” ribatte Contardi. Che ancora non ha deciso cosa se ne farà delle firme: “di certo le farò vedere a Del Papa, perchè sappia che in tanti sono con lui”.
Facciamo presente che non c'è neanche una frase dedicata alle vittime: “ma ci mancherebbe altro, le vittime vengono prima di tutto. Per loro vige il massimo rispetto. Questa però è un altro genere di iniziativa” precisa Contardi. Già, un altro genere di iniziativa. Tutta da capire. Visto che la giustizia deve ancora fare il suo decorso.
(Foto Tuttoggi.info)
